
Gli inquilini riuniti hanno denunciato l'accaduto
Bologna, 4 aprile 2025 – “Senza una precondizione specifica, siamo di fronte a una richiesta illegittima. Ad oggi non risulta al Comune alcuna richiesta di autorizzazione all’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria sul condominio di via Orfeo 27/a e 29”. Questa è la risposta della vicesindaca e delegata alla Casa, Emily Clancy, alla domanda del consigliere di Coalizione Civica Detjon Begaj sulla cessione del palazzo in via Orfeo alla Giotto srl da parte di Istituzione Asili Infantili.
In una serie di raccomandate giunte ai conduttori, infatti, si intima di lasciare gli immobili a causa di una non precisata ristrutturazione da compiere, per la quale non è chiaro lo stato dell’iter, offrendo in cambio un immobile in via Agucchi ma senza illustrare le condizioni di stato degli appartamenti. Gli inquilini, inoltre, sostengono che queste “intimazioni non hanno fondamento giuridico” e chiedono supporto all’amministrazione nella ricerca della massima trasparenza e chiarezza in merito alle pretese della nuova società proprietaria.
Per questo Clancy ha voluto replicare durante la seduta a Palazzo d’Accursio di venerdì mattina. "A quanto apprendo dalla stampa, molti residenti con scadenza del contratto nei prossimi anni avrebbero ricevuto una lettera che li invita a lasciare l’immobile addirittura in poche settimane e a loro viene proposta un’altra abitazione come stessa soluzione alternativa”, sottolinea Clancy. Pur non avendo il Comune un ruolo in quella che è una controversia fra privati “ritengo fondamentale vigilare su questo caso – specifica la vicesindaca –. La situazione di tensione abitativa in città è nota e non possiamo lasciare soli e inascoltati cittadine e cittadini che pagano un affitto e hanno la legittima aspettativa che i loro contratti di locazione vengano applicati rispettando i loro diritti e le norme. Continueremo quindi a cercare di far luce sul caso”.
Entrando nel dettaglio delle norme vigenti, Clancy spiega che "la natura, la durata e la possibile disdetta dei contratti è regolata dalla legge delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo, il cui articolo 3 afferma che alla prima scadenza dei contratti stipulati a canone concordato (3+2 anni) o a canone libero (4+4 anni), il locatore può avvalersi della facoltà di diniego del rinnovo del contratto, dandone comunicazione al conduttore con preavviso di almeno sei mesi”, ricorda Clancy.
Questo è possibile solo in alcuni casi particolari, elencati direttamente dalla delegata alla Casa: "Quando l'immobile è compreso in un edificio danneggiato che ha necessità di essere ricostruito o del quale va garantita la stabilità, quindi la permanenza del conduttore è di ostacolo ai lavori; quando la struttura è in uno stabile per cui è prevista l'integrale ristrutturazione”. Non è possibile, quindi, disdire un contratto in corso, da parte del locatore, “durante la vigenza del primo o del secondo periodo contrattuale o senza esplicitare le motivazioni della disdetta”. E a quanto risulta “la radicale trasformazione degli stabili in via Orfeo 27/a e 29 non avviene per gravi problemi di stabilità dell’edificio”, annuncia Clancy.