FRANCESCO MORONI
FRANCESCO MORONI
Cronaca

Sfera Ebbasta si prende la scena

All’Unipol Arena di Casalecchio domani il concerto del ‘re della trap’: coreografie esplosive ed effetti speciali

Sfera Ebbasta, pseudonimo di Gionata Boschetti, trapper milanese di 32 anni

Sfera Ebbasta, pseudonimo di Gionata Boschetti, trapper milanese di 32 anni

Un sold out dietro l’altro. Fa incetta di show da tutto esaurito come di Dischi di Platino, Sfera Ebbasta. Un nome che a qualcuno fa storcere il naso, ma che soprattutto per la generazione Z risuona ormai come quello di un mostro sacro, forse re assoluto della trap italiana, tanto che i fan più giovani non si lasciano scappare neanche un appuntamento. Al secolo Gionata Boschetti, l’artista di Sesto San Giovanni classe 1992 ha abituato il grande pubblico ai grandi numeri: quelli dei dischi venduti, quelli delle posizioni scalate e mantenute in classifica, quelli delle ricchezze ostentate durante videoclip e concerti. E, da un po’ a dire il vero, anche quelli dei biglietti per gli show andati a ruba. È il caso del concerto in programma domani sera (alle 21) all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, dove Sfera si esibirà per il suo Tour 2025 nei palazzetti, prodotto da Vivo Concerti in collaborazione con Thaurus Live.

Un rullino di marcia en plein di 11 sold out che ha visto il pienone nei doppi appuntamenti di Padova e Firenze, così come quello di Roma, e che ora si sposta sotto le Due Torri, mettendo nel mirino Torino e Milano per poi lasciare il passo all’estate con la data del 7 giugno allo Stadio Maradona di Napoli e quella del 19 luglio nel cartellone del ‘Rock in Roma’ allo storico ippodromo ‘Le Capannelle’ di Roma (biglietti disponibili su www.vivoconcerti.com e nei punti vendita autorizzati).

Uno show galvanizzante, adrenalinico e dal forte impatto – di cui Sfera Ebbasta ha curato personalmente i dettagli –, dove tra incredibili effetti visivi, giochi di luce e potenti lanciafiamme, i 30 brani che compongono la setlist scorrono senza fiato, introdotti solo dai boati del pubblico. D’altronde, il re della trap ha sempre abituato bene il pubblico dei suoi live: la struttura su due livelli che campeggia al centro del palco (tutta gradini luminosi di led) viene riempita da Sfera e dai suoi otto ballerini, cornice perfetta per le coreografie orchestrate dall’head of performance Laccio, plasmandosi di hit in hit. Dalle nude pareti di palazzoni di periferia, pronte a riempirsi di graffiti a tema Sfera, alle colorate navate di una cattedrale, con tanto di rosone logato $€. A dominare le retrovie un enorme ledwall in formato landscape per ospitare, con i suoi 24 metri di larghezza, i futuristici visual firmati da SUGO Design, in un’esperienza mai prima d’ora tanto immersiva nel mondo e nell’estetica di Sfera Ebbasta.

Un inedito spotlight sulla sua storia, insomma, su un passato che viene ora metaforicamente investito da un tornado sulle note di Tran Tran, ora congelato in una bolla underwater per il tempo di Rockstar, pronto per essere riletto attraverso la lente del successo e dei cambiamenti e preparare la strada al ritorno nel blocco, ai palazzi di Ciny da dove tutto è partito, con i brani di X2VR. Una consistente sezione della scaletta è riservata ai successi del suo ultimo album, pubblicato per Island Records e già quintuplo Disco di Platino: l’ultimo grande capitolo di un percorso che è valso a Sfera bilioni di stream e views, 230 Platini e 32 Ori (primo italiano in epoca Fimi ad aver raggiunto e superato quota 200 Dischi di Platino) e l’affetto incondizionato del suo pubblico. Che piaccio o che non piaccia, i numeri parlano da soli per colui che viene ampiamente considerato il numero uno della trap italiana. E, verrebbe da dire, un motivo ci sarà.

Ovviamente è un'arma a doppio taglio, da un lato, miglioramento dell'offerta, aumento del lavoro in tutti i settori, dall'altra parte per i residenti, il peggioramento della condizione in quanto la ci