Nel 2019 era stato immortalato pure dalle telecamere di ‘Striscia la Notizia’, mentre ingoiava delle dosi di coca che pochi minuti prima aveva tentato di vendere all’inviato del tg satirico di Antonio Ricci Vittorio Brumotti. Quel servizio voleva testimoniare la presenza fissa di spacciatori in centro, in particolare nella zona universitaria. E il tunisino di 42 anni era proprio tra questi habituè della zona. Tanto attivo da collezionare, negli ultimi anni, decine di arresti e denunce. Non solo per spaccio, ma anche per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione illegale di armi. Una sfilza di precedenti che, alla fine, sono arrivati, come i nodi, al pettine. Così lunedì la Corte d’Appello ha emesso nei confronti del quarantaduenne un provvedimento di cumulo di pene pari a 7 anni, 3 mesi e 25 giorni, oltre a una pena pecuniaria di 8mila euro.
Provvedimento che è stato subito eseguito, giovedì sera: due agenti del commissariato Due Torri San Francesco, liberi dal servizio, hanno notato l’uomo aggirarsi, come suo solito, in via San Vitale. Lo hanno subito riconosciuto e, sapendo del provvedimento, hanno quindi allertato anche i colleghi in servizio. Al quarantaduenne è stato dunque notificato il cumulo pene ed è stato accompagnato alla Dozza, dove lo dovrà scontare. La sera in cui le telecamere di Striscia lo avevano ripreso al ‘lavoro’, il quarantaduenne era stato poi fermato da poliziotti e carabinieri. Il servizio del tg satirico era stato anche ripostato dal vice premier Matteo Savini sulla sua pagina Facebook.