"Il segnale di aiuto? Sì, l’ho visto in televisione. È quello che mostra la mano con il pollice piegato nel palmo e piega le altre dita verso il basso, chiudendo il pollice tra le dita". Matteo Formis saprebbe riconoscere una richiesta di aiuto di una donna vittima di violenza. "Ho avuto qualche amica che ha ricevuto molestie in strada, il catcalling. Ho consigliato loro di non reagire, ignorare e proseguire per la propria strada". Secondo lui è la generazione dei più giovani a sbagliare: "Vedono la donna come un oggetto, allora penso sia importante sensibilizzarli già a scuola, con percorsi affrontati magari a partire dalle medie".
Cronaca"Servono progetti alle scuole medie"