NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Stupro di gruppo e sequestro in centro a Bologna: per fuggire lei si getta dalla finestra

Tre arresti, tra loro anche il proprietario dell’appartamento di via Oberdan dove è avvenuta la violenza. Tra i giovani ritenuti responsabili c’è anche un minorenne

Bologna, 5 luglio 2024 – Violenza sessuale di gruppo aggravata e sequestro di persona aggravato: tre arresti. Nelle prime ora di ieri mattina i carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Bologna centro e della stazione Bologna (video), a conclusione di una complessa attività di indagine iniziata il 29 maggio scorso. I militari hanno eseguito 3 ordinanze di custodia cautelare (due emesse dal tribunale ordinario di Bologna e uno dal tribunale peri i minorenni Emilia Romagna) nei confronti di tre uomini ritenuti responsabili dei reati di violenza sessuale di gruppo aggravata e sequestro di persona aggravato.

Il tenente Guido Rosati della Compagni dei carabinieri di Bologna Centro e il luogotenente Angelo Strappato, comandante della  stazione Bologna
Il tenente Guido Rosati della Compagni dei carabinieri di Bologna Centro e il luogotenente Angelo Strappato, comandante della stazione Bologna

Due sono maggiorenni e uno è minorenne: un italiano di 22 anni, arrestato poi a Pesaro, un neo 18enne e un ragazzino di 17. Questi ultimi due, entrambi tunisini, a quanto risulta si erano conosciuti in una comunità per minori non accompagnati nella quale erano stati collocati dopo il loro arrivo in Italia, nel 2023. Il 22enne e il 18enne sono stati portati in carcere, il minore in un istituto.

Le indagini sono partite dalla caduta di una donna somala in via Oberdan, nel centro di Bologna, dal primo piano di un appartamento. Un volo di 5 o 6 metri per il quale la giovane ha riportato varie fratture, tra cui anche al bacino, e un grave trauma cranico.

Tutto era iniziato qualche ora prima: la donna, 37 anni senza fissa dimora, viene avvicinata in zona universitaria dai tre che le propongono di salire nell’appartamento del bolognese per consumare insieme droga. Lei accetta, ma una vota entrata le viene chiesto di partecipare a un rapporto sessuale. Lei rifiuta, ma viene chiusa dentro (e quindi sequestrata) e stuprata. Quasi un’ora dopo, la poveretta capisce che non ha altra via di fuga possibile e così si getta dalla finestra. I tre cercano di fermarla, con l’unico risultato che la caduta risulta molto scomposta tanto che la donna atterra di testa.

Sono le prime ore del mattina, nel silenzio della città addormentata, le sue urla attirano l’attenzione dei vicini che chiamano le forze dell’ordine e viene ricoverata in ospedale (dove tutt’ora di trova, dopo un’operazione chirurgica) e comincia la ricostruzione della verità.

Le attività di indagine si sono sviluppate sull’analisi dei sistemi videosorveglianza e dei dispositivi informatici sequestrati e grazie alla collaborazione  dei cittadini. Le forze dell’ordine sottolineano come la collaborazione dei cittadini sia stata fondamentale nelle indagini.