NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Bologna, sequestrati i beni di Ciro Cuomo. Chi è l'imprenditore

Sigilli anche alla villa in Costa Smeralda. Tempo fa acquistò una Ferrari e una Lamborghini. Polizia e Fiamme Gialle: "È un evasore fiscale seriale. Ha iniziato a delinquere da giovanissimo"

Bologna, 20 gennaio 2023 –  "Evasore fiscale seriale", soggetto "fisicamente e socialmente pericoloso": è la descrizione di Ciro Cuomo, imprenditore e pregiudicato di 64 anni, nei cui confronti ieri polizia e Guardia di finanza hanno eseguito una misura di prevenzione patrimoniale, concretizzatasi nel sequestro della villetta di Cuomo in via Saffi e di un’altra abitazione di lusso ad Arzachena, in Costa Smeralda, per un milione di euro di valore, e di conti correnti e quote di quattro società, per un altro mezzo milione.

Ciro Cuomo e il blitz delle forze dell'ordine in via Saffi
Ciro Cuomo e il blitz delle forze dell'ordine in via Saffi

La misura, slegata dai procedimenti per cui Cuomo è imputato, si basa invece su un lavoro di indagine portato avanti congiuntamente dalla Divisione anticrimine della polizia con il 2° Nucleo operativo metropolitano delle Fiamme gialle. Che, ripercorrendo venticinque anni di storia imprenditoriale e criminale di Cuomo, ne hanno ricostruito la pericolosità sociale.

In particolare, dalle indagini patrimoniali è emersa una sproporzionata differenza tra gli investimenti fatti negli anni da Cuomo e a quanto da lui dichiarato da redditi leciti. Vale la pena citare l’acquisto, qualche tempo fa, di due Ferrari e di una Lamborghini, che bastano a dare l’idea del tenore di vita del sessantaquattrenne, già titolare di diversi locali in zona Saffi. Frutto, stando a quanto emerso dal lavoro degli inquirenti, anche di anni di evasione fiscale, quantificabili in 2 milioni di euro.

Ciro Cuomo, come ricostruiscono Questura e Finanza, "ha iniziato la sua carriera delinquenziale sin da giovanissimo, collezionando denunce e arresti per reati contro la persona e il patrimonio, tra cui furto e ricettazione", alla base delle condanne definitive a suo carico, del 1998 e del 2015. Cuomo era stato arrestato di nuovo a giugno del 2021, sempre in un’operazione congiunta tra Squadra mobile e Secondo Nucleo operativo metropolitano, per bancarotta fraudolenta, trasferimento fraudolento di valori, danneggiamento a seguito di incendio aggravato, tentata estorsione aggravata, riciclaggio e autoriciclaggio. Condotte su cui il pregiudicato ha costruito il suo ‘impero’, acquistando e gestendo, anche con il ricorso a fittizie intestazioni a familiari e prestanomi, diversi bar e ristoranti, appropriandosi dei relativi guadagni.

Parallelamente, gli investigatori hanno ricostruito la situazione economica, reddituale e patrimoniale di Cuomo e del suo nucleo familiare negli ultimi 25 anni, appurando, oltre a una manifesta pericolosità sociale, anche un’accentuata ‘pericolosità fiscale’ in virtù di una "propensione ventennale, e dunque ‘seriale’, all’evasione fiscale".

Utile al fine degli accertamenti, anche un’istanza di condono fiscale, presentata nel 2003 da Cuomo, da cui è emerso che aveva omesso di dichiarare redditi per oltre due milioni. Ora, in attesa di vedere se il sequestro diventerà confisca, il patrimonio verrà affidato a un amministratore giudiziario. Il decreto di sequestro, emesso dalla sezione Misure di Prevenzione del tribunale, s’inserisce nel corpo delle misure antimafia ed è esito di una richiesta congiunta del procuratore capo Giuseppe Amato e del questore Isabella Fusiello.

"Chi vive di attività illecite – ha detto il questore Fusiello – sa che un po’ di tempo deve stare in carcere. Ma ciò che queste persone non gradiscono è che venga intaccato il proprio patrimonio. La riappropriazione di questi beni è dimostrazione che lo Stato c’è". Il comandante provinciale della Finanza, generale Carlo Levanti, ha ricordato che "i beni frutto di attività illecita, una volta confiscati, torneranno ai cittadini, affidati ad associazioni solidali".