Spinareccia di Rasora (Castiglione dei Pepoli), 9 novembre 2023 – Il custode dei semi antichi ha una passione smisurata per la terra (degli avi), e così ha recuperato il mais rosso di Rasora, a Castiglione dei Pepoli, dove è nato. Lo coltiva qui alla Spinareccia, borgata che ha strappato alla rovina.
“Così ho recuperato il mais rosso di Rasora”
La ricerca di Pierluigi è ispirata da una grande passione. Ha ‘rincorso’ quelle sementi anche fuori regione. Ecco il suo racconto: “Andavo a vendemmiare da un amico in Toscana, la sua famiglia si era trasferita là perché facevano i bigongiai e con l’avvento della plastica erano stati costretti a cambiare mestiere. Un giorno mi ha parlato del mais rosso che il padre si era portato dietro da Rasora. Ho deciso di piantarlo anch’io, soprattutto perché volevo portare in tavola un prodotto genuino. E sono contentissimo dei risultati”.
La farina, in produzioni naturalmente limitate, è molto richiesta per le polente. Compare ad esempio nel menu di ‘Bottega con cucina’ a Burzanella (Camugnano), con il giovane chef Niccolò Morganti che domani la mette in tavola assieme a una scelta di piatti tutti locali.
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Il progetto Ricolma
Le pannocchie di Pierluigi, di un colore rosso scuro, sono qui ad asciugare al fuoco del camino, nella casa in pietra affollata di oggetti di legno e di quadri (che dipinge il padrone di casa). Un angolo affascinante di Appennino strappato al nulla dalla passione per la terra.
Pierluigi custode anche del fagiolo pinolino
Pierluigi Poli è anche ‘custode’ del fagiolo pinolino, “una varietà nana che seminava mia nonna Menghina e che ho conservato”.
Tutto questo lavoro non è solo passione, grazie soprattutto alla tenacia di Caterina Morganti si è trasformato in un progetto, entrando nella lista della Regione con Ricolma (Ricupero, caratterizzazione e coltivazione del mais antico).