La nuova vita per la Sele ascensori di Castenaso è pronta ad iniziare con il nuovo anno. Dopo che, nel maggio 2022, il Tribunale aveva dato l’ok per il concordato preventivo, permettendo all’azienda di ricominciare a lavorare, ora è arrivato l’esito della procedura competitiva, autorizzata dal Tribunale stesso.
L’8 novembre, Finvacchi, holding di investimenti che fa capo a Bernardo Vacchi, appartenente ad una delle famiglie di imprenditori del territorio bolognese di maggior successo, ha rilevato in asta giudiziale il 100% di Sele. Ora Selelift, società controllata da Boato International e facente parte di Finvacchi, proseguirà a produrre senza soluzione di continuità.
Fondata nel 1989, con sede a Castenaso, Sele è attiva nella produzione e vendita di ascensori e piattaforme mobili in Italia e nel resto del mondo. Con più di 45.000 sistemi installati, Sele è presente in 5 continenti e 35 Paesi, e si avvale di una rete consolidata di professionisti. A gennaio 2020, in seguito dell’iniziativa di alcuni soci, la società è stata posta in amministrazione giudiziaria dal Tribunale di Bologna, con revoca dell’intero Consiglio di Amministrazione e nomina, quale amministratore giudiziario di Fortunato Sandro Macrì.
Nel giugno 2020, Sele è stata ammessa alla proceduta di concordato preventivo (con circa 11 milioni di passivo), in continuità diretta, cui è seguita l’omologazione del piano concordatario da parte del Tribunale. Nel corso della gestione dell’amministratore giudiziario, nonostante le difficoltà derivanti dal particolare momento storico e dallo squilibrio economico finanziario in cui si trovava la società, Sele ha preservato la continuità produttiva, venendo completamente ristrutturata sotto il profilo organizzativo interno, sino ad arrivare ad un equilibrio economico che ha portato a chiudere in utile l’esercizio 2022.
Il passaggio di consegne dell’azienda è previsto entro la fine dell’anno. Così si è espresso Macrì: "Con la vendita del complesso aziendale ad una realtà solida quale quella gestita dal dottor Bernardo Vacchi è stato raggiunto un traguardo che fino ad inizio anno sembrava difficilissimo da pensare". Macrì ha rivolto "un ringraziamento particolare a tutti i dipendenti e le maestranze che, con impegno quotidiano, hanno contribuito a rendere tutto ciò possibile guardando al futuro con fiducia ed entusiasmo – continua –. In questi anni, sotto la mia gestione quale amministratore giudiziario nominato dal tribunale di Bologna, ne abbiamo viste di ogni tipo: dalla pandemia ai conflitti internazionali alla crisi energetica, le difficoltà quotidiane sono state superate con impegno e dedizione da parte di tutti. È stata una esperienza molto importante a livello professionale ma anche umano per i rapporti che si sono instaurati, quindi sono molto soddisfatto di quanto siamo riusciti a fare".