di Gabriele Mignardi
E’ stata una vera e propria incursione telematica quella andata online giovedì sera ai danni della consulta di frazione del capoluogo di Zola. Un gruppo organizzato di bulli informatici che alle 18 si è collegato all’assemblea virtuale programmata sulla piattaforma Meet del Comune di Zola Predosa. Il tempo di un appello video e dei saluti a consiglieri e cittadini che man mano si collegavano ed ecco improvvisa e violenta la raffica di insulti, slogan, musica a tutto volume e spezzoni di film pornografici si è riversata sulla platea ignara e disorientata.
"Si è trattato di una irruzione virtuale di un gruppo organizzato di sconosciuti che, nascondendo la propria identità e gli indirizzi IP dei loro dispositivi, si è collegato alla piattaforma su cui l’incontro si stava svolgendo sotto la supervisione dell’assessore alla Partecipazione Ernesto Russo -spiegano dal Comune-. Utilizzando una serie di pseudonimi, i soggetti in questione, hanno iniziato ad inneggiare al fascismo e a Mussolini e a condividere sugli schermi dei partecipanti e nella chat della riunione una serie di insulti, bestemmie, link pornografici e musica ad alto volume, tanto che gli organizzatori sono stati costretti ad interrompere l’assemblea".
Secondo una prima stima, ma la registrazione e le foto scattate durante la seduta sono all’analisi degli inquirenti, il gruppo poteva essere costituito da più di dieci persone, abili e spregiudicate come un commando.
"Dalle espressioni posso pensare che si trattasse di persone estranee alla nostra comunità -commenta l’assessore Russo- Il presidente della consulta ed io stesso dopo i primi minuti abbiamo tentato di oscurarli e silenziarli. Ma ad un certo punto è stato impossibile. Abbiamo dovuto chiudere l’incontro. Era impossibile andare avanti".
L’assemblea, come era già successo per le altre frazioni, era convocata attraverso un link pubblicato sul sito comunale ed aperto a tutti, senza inviti o registrazioni preventive. All’ordine del giorno temi di urbanistica che hanno creato dibattito in paese, ma pare che gli incursori anonimi non abbiano mai accennato a temi locali.
Dura la reazione e il commento del sindaco Davide Dall’Omo: "Si è trattato di un gesto grave e inqualificabile. Peraltro con una chiara, seppur delirante, matrice politica. Questi individui sappiano che non solo non ci intimidiscono, ma che abbiamo già avviato le procedure per sporgere denuncia alla Polizia Postale. E’ stato un atto squadristico".
L’assemblea verrà riconvocata a breve e con ogni probabilità verranno adottate forme di registrazione preventiva per impedire il ripetersi del fatto.