"Al momento siamo in attesa di capire se il governo interverrà per calmierare le bollette anche per la Pubblica amministrazione. Nel caso ciò non avvenisse o si trovano le risorse per coprire i maggiori costi o dovranno essere assunte altre decisioni". Il 15 settembre suona la prima campanella e tra le questioni aperte c’è anche il caro bolletta: dal gas all’acqua fino all’elettricità. Mentre per materne, elementari e medie il pagamento della bolletta è in quota al Comune, per le superiori ci pensa la Città metropolitana.
"Lo scorso anno scolastico, per il riscaldamento, l’appalto ammontava a 3 milioni e 500mila euro; per l’elettricità e per l’acqua, si aggirava sui 500mila euro", spiega Daniele Ruscigno che ha la delega alla Scuola per la Città metropolitana. L’aumento del prezzo del gas, l’anno scorso, ha inciso poco "poiché i rincari sono arrivati a fine stagione. Certo è che con l’incremento attuale di oltre il 60%, i costi diventano insostenibili. Ecco perché è necessario un intervento del governo".
Sul fronte del caro-energia si fa sentire anche Acer Bologna che fa appello alle forze politiche e sociali, insieme alla federazione nazionale delle aziende Casa, "perché non dimentichino all’interno dei loro programmi elettorali il tema dell’edilizia popolare. È giunto il momento – afferma il presidente di Acer Bologna Marco Bertuzzi– di promuovendo nuove misure finalizzate a una piena valorizzazione dell’abitare pubblico, a favore delle persone e della qualità dell’ambiente in cui vivono".
"Il momento di crisi economica e sociale che stiamo attraversando – prosegue il numero uno di Acer – colpisce innanzitutto le famiglie a basso reddito che vivono nelle case popolari per cui ritengo necessario stanziare nuove risorse contro la morosità incolpevole e contributi straordinari per affrontare il caro energia". Ma per Acer Bologna ci sono anche altre le priorità: dalla richiesta di proroga per il superbonus 110% – "che ci permetterà di riqualificare energeticamente intere porzioni di quartieri di edilizia pubblica" – a un piano per la casa accessibile, "contro ogni forma di discriminazione nei confronti di soggetti disabili e fragili".
Le proposte di Acer Bologna e di tutte le aziende casa nazionali prevedono anche un nuovo piano per la realizzazione di alloggi popolari attraverso la rigenerazione di aree dismesse e senza consumo di suolo e l’istituzione della figura del sottosegretario alla casa "come punto di riferimento a livello nazionale per tutte le problematiche legate all’abitare pubblico".