Bologna, 22 maggio 2024 – Quello delle nuove scuole Besta è "un intervento che è stato legittimamente progettato, programmato e quindi disposto dall’amministrazione comunale e dal sindaco, a cui bisogna riconoscere e garantire l’agibilità delle decisioni che prende e la possibilità di portarle a termine, quindi questo dovrà avvenire". A dirlo è il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che oggi al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha parlato anche delle proteste al parco Don Bosco per la costruzione del nuovo plesso. Un tema caldissimo sotto le Due Torri, con i manifestanti che ormai da mesi si oppongono al progetto, per il quale dovranno essere tagliati circa una ventina di alberi a favore della costruzione della nuova scuola.
"Se si potrà comporre – continua – attraverso l’opera di mediazione con chi in qualche modo si oppone a questo sarà sicuramente meglio, come è poi tradizione di questa città. Insomma, si farà di tutto per arrivare a questo obiettivo senza lacerazioni". Nelle scorse settimane, quando gli operai erano entrati all’interno del parco per dare il via ai lavori con il taglio dei primi sette alberi, si erano verificati violenti scontri tra i manifestanti a presidio dell’area verde e le forze dell’ordine. Sul punto è intervenuto anche il sindaco Matteo Lepore, ribadendo la sua disponibilità "a ragionare sul progetto per salvaguardare ancora di più il numero degli alberi". Il primo cittadino ha poi ribadito che ci saranno ulteriori confronti con chi sta protestando: "È importante, però, che si voglia il dialogo. Se la si butta in politica e si vuol fare del parco Don Bosco la Val di Susa, secondo me, si sta facendo davvero una strumentalizzazione. Come cittadini bolognesi dobbiamo essere intenzionati a trovare soluzioni insieme".
Dopo lo sgombero del parco, la situazione è in stand-by con Comune e comitato Besta che stanno cercando di trovare un punto di incontro, anche se al momento le parti coinvolti sembrano ancora distanti.
"Vorrei ribaltare – conclude Lepore – la narrazione che qualcuno sta cercando di fare. Noi non andiamo avanti con il taglio degli alberi, noi dobbiamo realizzare una scuola pubblica con il fotovoltaico e tanti alberi in più. Si tratta di un appalto pubblico che è già stato affidato, come sindaco e come amministratore non posso non portare avanti questo progetto: non è serio e, dal punto di vista della Corte dei conti, sarebbe un dolo da parte mia non portare avanti un appalto assegnato con un contratto. Auspico che nei prossimi giorni si possa proseguire con il dialogo e con il confronto. Non capisco perché le scuole belle non possano essere realizzate anche nei quartieri popolari: non roviniamo quel parco, ma andiamo a migliorare un quartiere".