Bologna, 2 dicembre 2024 – Scuole Besta: è arrivata la condanna a 10 mesi, con sospensione condizionale della pena, per lo studente 20enne arrestato dai carabinieri lo scorso 5 aprile. In quell’occasione, al parco Don Bosco di Bologna, era in corso un presidio di comitati e attivisti contrari alla costruzione delle nuove scuole Besta.
Questa la decisione della giudice Anna Fiocchi, che ha quindi accolto le richieste della Procura, fatta salva una multa di 300 euro, chiesta dalla Procura ma non disposta dalla giudice.
Il giovane, difeso dagli avvocati Mario Marcuz e Mattia Maso, è stato processato con rito abbreviato condizionato all'audizione di alcuni testimoni e di un consulente medico, con le accuse di furto pluriaggravato (poi riqualificato in tentato furto), lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.
L'arresto nacque dalla chiamata di un residente, che segnalò al 112 un furto nel vicino cantiere del tram. Per bloccare il ragazzo, fuggito assieme ad altre due persone, i militari si servirono del taser e dello spray al peperoncino.
In quel momento sarebbero arrivati attivisti del presidio, costringendo i carabinieri a chiamare rinforzi. Durante i disordini tre militari rimasero feriti e anche il ragazzo venne portato in ospedale per controlli.
L'udienza di oggi pomeriggio è stata dedicata, oltre che alla discussione e alla pronuncia della sentenza, all'esame di una testimone. In attesa della sentenza, una ventina di attivisti ha dato vita a un presidio di solidarietà di fronte al Tribunale. Le motivazioni saranno depositate nel giro di 90 giorni.