Le nuove scuole medie di Sasso si faranno all’ex Metalplast. L’assegnazione di oltre 8 milioni di euro da parte del Governo sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) appiana tutte le divergenze tra maggioranza ed opposizione e convince la giunta a rinunciare al progettato spostamento di questa opera di edilizia scolastica attesa da oltre un decennio. Sasso Marconi è infatti uno dei quattro comuni del bolognese (assieme a Castel Maggiore, Bologna e Monterenzio) ad essersi aggiudicato il bando per l’edilizia scolastica, ricevendo un finanziamento di 8 milioni e 684 mila sul progetto che prevede la realizzazione delle nuove scuole medie in una porzione di area industriale dismessa di proprietà comunale a ridosso del capoluogo, tra via Ponte Albano e via Verde.
Il progetto, redatto dall’Ufficio tecnico comunale, prevede la costruzione di un nuovo plesso in sostituzione della vecchia scuola media, e comprenderà 15 aule didattiche, dove potranno essere accolti fino a 375 bambini, alcune aule speciali (tra cui 4 aule di musica), una biblioteca, un refettorio e un auditorium polifunzionale, fruibile anche per attività extra-scolastiche e al di fuori dell’orario didattico, oltre agli uffici amministrativi e della dirigenza scolastica. Si mette così la parola fine ad una querelle nata quasi due anni fa quando il sindaco Parmeggiani presentò un progetto in discontinuità con quanto previsto fino ad allora, ovvero la rinuncia al nuovo polo ‘Ex Metalplast’ e la demolizione e ricostruzione delle scuole esattamente dove stanno adesso. Un disegno che si è scontrato con due problemi: la mancanza dei 6-7 milioni di euro necessari all’operazione, e la contrarietà delle opposizioni con l’avvio di una raccolta di firme da parte della lista Dimmi. Alcuni mesi fa lo stop in consiglio ed ora il dietrofront favorito dall’esito positivo della richiesta di finanziamento avanzata dal Comune.
Così il sindaco Parmeggiani si dichiara "molto soddisfatto non solo del riconoscimento alla qualità del progetto, frutto della sinergia tra l’indirizzo politico e il lavoro dell’Ufficio tecnico comunale, ma anche della scelta fatta dalla Giunta, che ha accettato la sfida dei finanziamenti europei, portando alla città le risorse necessarie per una rigenerazione urbana attesa da tempo".
L’area ex Metalplast possiede infatti le caratteristiche richieste dai bandi Pnrr, molto stringenti per quanto riguarda la riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti, prevede la demolizione e ricostruzione degli edifici secondo una progettazione gestita direttamente dal Ministero dell’istruzione e la bonifica del comparto.
Gabriele Mignardi