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Scuole Acri, riaperto il cancello Via ai lavori per il secondo ingresso
Il via libera del Suap (lo Sportello unico per le attività produttive del Comune) non appena è arrivato, ha permesso a Hippogroup Cesenate, la società che gestisce l’ippodromo e anche la sala giochi, di ri-spalancare, alle auto e ai pedoni, il cancellone su via dell’Arcoveggio, chiuso il 24 febbraio. Un’autorizzazione di sei mesi affinché la società avvii i lavori da oltre 200mila euro per realizzare un secondo ingresso solo ciclo-pedonale che permetterà sia di preservare la distanza dei 500 metri pedonali tra sala bingo e palestra Alutto sia di poter usufruire del parco, rispettando le normative per la distanza dei minori da luoghi dove si giochi d’azzardo.
Su questo progetto, pensato e presentato dall’Ippodromo nel 2019 e poi rimasto incagliato nelle pastoie burocratiche, pendeva una spada di Damocle: nei 90 giorni necessari per i lavori, l’ippodromo non avrebbe potuto riaprire via Arcoveggio a patto che il Suap concedesse una deroga ai 500 metri. Deroga che appunto è stata autorizzata ieri mattina.
La vicenda è nota: la legge regionale è del 2013 e per anni non accade niente; la convivenza sala giochi-palestra Alutto e parrocchia San Girolamo è sotto gli occhi di tutti. All’improvviso, dopo la segnalazione alla Questura di un gruppo di residenti, la Polizia locale redige un verbale: mancano i 500 metri pedonali. L’ippodromo, per scongiurare la multa, chiude il cancellone su via Arcoveggio. Per raggiungere la sala bingo le auto entrano da via Corticella dove, peraltro, passano i bambini delle Acri. Scatta la protesta che va a vanti per mesi.
Ora la soluzione: "Un ringraziamento va a tutte le persone del Comune e di HippoDome, che hanno lavorato con grande competenza per arrivare a una soluzione in un quadro giuridico complesso", commenta l’assessore alla Scuola, Daniele Ara.
f. g. s.