Molinella (Bologna), 14 gennaio 2025 – Selva Malvezzi per la scuola della frazione a rischio chiusura: una crociata per una struttura che è molto più di un semplice istituto scolastico, ma simbolo del paese. A parlarne, come portavoce degli storici residenti della piccola, ma coesa frazione della Bassa molinellese, è Roberto Lanzarone: "La notizia della possibile chiusura della scuola, dato anche l’esiguo numero di bambini che la frequentavano, risale a due, tre mesi. Siamo rimasti con il cuore spezzato quando l’abbiamo saputo e stavamo per arrenderci. La notizia che la Regione scende in campo è per tutti noi motivo di immensa gioia. E non parlo solo per i genitori che hanno i piccoli nella scuola, ma a nome dei residenti di Selva, come ci chiamiamo noi, ironicamente, la Repubblica di Selva Malvezzi".
"Siamo un ristretto gruppo di cittadini, lo riconosco, ma estremamente coesi tra noi, e con la nostra amata terra, e non ci arrendiamo mai – aggiunge Lanzarone –. Abbiamo vissuto il dramma dell’alluvione tante volte: campi perduti, con tanto di lavori andati in fumo. Le strade che ci collegano al resto della provincia non esistono praticamente più e sono quasi tutte interrotte e impraticabili. Da noi non arriva neanche più la corriera che era l’unico mezzo pubblico a disposizione. La scuola, dunque, più che un istituto è un simbolo che Selva è viva. Che ci siamo. Ed è per questo che è, per noi, così importante che questa battaglia prosegua. Il fatto, poi, che ci sia l’intenzione della Regione di rendere questa scuola anche un centro culturale e per eventi è ancora più importante: permetterà al plesso e alla struttura di diventare punto di aggregazione, di vitalità e di riferimento. E chissà che non spinga anche alcuni genitori delle zone limitrofe a mandare i bambini a scuola qui da noi. Sarebbe bellissimo. Per il nostro paese noi ci siamo e come sempre pronti a rimboccarci le maniche".
Il primo cittadino Bruno Bernardi accoglie "con piacere, dopo la telefonata dell’assessora Conti, la notizia dell’intenzione di avviare una progettualità dedicata ai bambini da 0 a 6 anni per l’asilo della frazione di Selva Malvezzi. Siamo certamente favorevoli a tale iniziativa. Non è mai intenzione di nessuna amministrazione chiudere scuole, e prima di arrivare a questa ipotesi abbiamo valutato diverse alternative, compresa quella di integrare nido e materna nella stessa struttura. Tuttavia, le tempistiche del periodo non lo consentivano. Il problema principale della scuola di Selva Malvezzi resta il numero insufficiente di iscritti, a cui si aggiunge la viabilità ancora compromessa dalle alluvioni del 2023 e successive. Sosteniamo con convinzione la volontà della Regione di supportare concretamente i Comuni colpiti dall’alluvione, che da soli non potrebbero far fronte a queste difficoltà. È importante unire le forze per garantire opportunità educative ai più piccoli".