Bologna, 8 gennaio 2022 - "Oggi è andata, domani si vedrà. Anche se sarà una giornata campale". Alla campanella di fine lezione, i presidi che hanno riaperto ieri, per lo più superiori e una manciata di istituti comprensivi sono reduci da una mattinata di caos tra assenze, tamponi, contagi a raffica, sospensioni del personale non vaccinato e ingarbugli burocratici.
Rientro a scuola 2022, Bianchi: "Nessun ripensamento, si torna in presenza" - Quarantena covid in Emilia Romagna, tamponi gratis in farmacia per uscire dall’isolamento
Come il mancato invio del nuovo decreto sulle quarantene, approvato il 5 gennaio dal Governo. "Non ci è stato inviato niente: lo abbiamo cercato ovunque. In Gazzetta non è stato pubblicato, girano solo bozze", spiegano i dirigenti. Quindi? "Abbiamo lavorato rispettando il vecchio regolamento" che prevede, tra le altre, la lettera dell’Ausl di fine quarantena e non il solo tampone negativo. E’ accaduto a un bimbo di un’elementare che, nonostante il tampone negativo e una quarantena di oltre 14 giorni, non può rientrare perché la preside chiede la lettera di fine quarantena dell’Ausl. La prima linea scolastica, i presidi, tiene, ma con estrema fatica.
FOCUS / Ecco le nuove regole per la Dad - Suona la campanella, ma molti sono contagiati - Quarantena in vista per almeno 36 classi a Forlì - Ancona, i presidi: "Temiamo i positivi asintomatici" - "Studenti non vaccinati ci chiedono la dad"
"Abbiamo rivisto l’orario a causa del numero elevato di assenze dei docenti, facendo molti sacrifici e utilizzando tutto quello che avevamo", racconta il preside del liceo Fermi, Fulvio Buonomo con 130 studenti a casa. "Se la situazione peggiora – aggiunge –, saremo in estrema difficoltà". Come quella che si è abbattuta sull’alberghiero Veronelli dove gli studenti sono usciti un paio di ore prima perché non c’erano i prof.
"Abbiamo garantito a tutti l’ingresso – chiarisce la preside Rosalba De Vivo –, purtroppo mancando insegnanti e non riuscendo a trovare in corsa supplenti, abbiamo informato questa mattina stessa (ieri, ndr) le famiglie dell’uscita anticipata". Il combinato disposto della chiusura per le vacanze, i 30 prof assenti tra contagi e quarantene ha fatto sì che "non potessimo garantire l’orario completo. Stiamo facendo l’impossibile per far fronte all’emergenza". Il provveditore Giuseppe Antonio Panzardi ha chiesto alle scuole di informarlo nel dettaglio e il Miur ha avviato una rilevazione sui contagi scolastici da monitoraggio dalle 7 di venerdì alle 14 di martedì. "Oggi (ieri, ndr) è stato il giorno zero, domani vediamo, ma temo cominceranno i dolori. La situazione reale comunque la vedremo lunedì alla riapertura completa", avverte Teresa Pintori, voce dell’Anp (associazione nazionale presidi) nell’area metropolitana e dirigente dell’istituto Aldrovandi Rubbiani. "C’è molta confusione – rincara –: stiamo lavorando in modo molto complicato".
"Il nuovo regolamento – osserva il preside dell’Iis Aldini Valeriani, Salvatore Grillo – prevederebbe le mascherine Ffp2. Fino a ora le ho acquistate io in autonomia essendo datore di lavoro, ma se non ci arrivano ulteriori fondi come facciamo?". Calcolatrice alla mano, le Aldini Valeriani contano 320 insegnanti. Costo dell’operazione 500mila euro. Pur ritornando in classe lunedì, "siamo alle prese con assenze tra positivi, segnalazioni, sospensioni – analizza la preside dell’Istituto comprensivo 12, Filomena Massaro –. I genitori ci tengono informati in tempo reale, ma ci chiedono anche notizie sulla gestione dei casi. E non sappiamo cosa rispondere".
"Ogni ora arrivano decine di mail che segnalano quarantene o contagi", evidenzia il preside del liceo Righi, Fabio Gambetti che ha già 150 ragazzi a casa. Al liceo Sabin, la preside Rossella Fabbri "ho molte classi dimezzate". "Il decreto nuovo? Forse arriverà il 10 gennaio – ironizza Susi Bagni dell’Flc Cgil –. Come al solito siamo di fronte a un decreto annunciato". Per Claudio Guido Longo della Cisl Scuola, questo primo giorno "è stato un caos, la situazione è ingestibile". Infine, Serafino Veltri della Uil Scuola, "l’assenza di indicazioni chiare da parte del governo sta mandando nel panico le scuole".