Bologna, 14 maggio 2018 - Salta la centralina del centro pasti Erbosa e i circa 4.000 bambini delle materne e delle elementari servite dalla cucinona di Ribò si ritroveranno a mangiare pasta all’olio, tonno e fagioli. Garantite le diete speciale. Un menù di emergenza che sostituisce quello previsto formato da penne con sugo di seppie e merluzzo, robiola e carote al vapore. Non certo una novità per la maxi cucina di Ribò, la spa composta da Gemaz Elior e Camst che prepara la pappa per 18mila bimbi per conto del Comune. Il centro pasti di via Erbosa è, infatti, vetusto e dovrà essere sostituito da quello al Lazzaretto che, da ultime sul sito del Comune, “aprirà a luglio 2019 e sarà dunque operativo per servire le scuole per l'anno scolastico 2019-2020”. In netto ritardo, di almeno un anno, sulla tabella di marcia.
“Alcune difficoltà tecniche durante l'esecuzione dei lavori preliminari di urbanizzazione – spiega l’Amministrazione - hanno infatti comportato lo slittamento dei tempi di un anno, rispetto alla data di previsione dell'entrata in funzione del nuovo impianto, che era prevista per settembre 2018. Nello specifico, durante le operazioni di spostamento condotte fognarie e vasche di laminazione si è riscontrata la necessità di modificare in alcune parti il progetto originario. Questo ha allungato i tempi sia per le procedure amministrative e autorizzative della bonifica bellica, sia per il reperimento dei fondi necessari per risolvere questa criticità”.
Sul pasto cambiato in fretta e furia, interviene anche il consigliere di Forza Italia Francesco Sassone che chiede non far pagare nulla alle famiglie in quota al centro pasti Erbosa.