Sam Beukema è uno che per mestiere è abituato a giocare d’anticipo. Forse per questo l’altro ieri al media olandese ‘Voetbal International’ ha raccontato tutta la sua attesa per il Bologna-Milan alla prima di campionato. "Sarebbe bellissimo poter sfidare subito il mio amico Reijnders al Dall’Ara", ha spiegato Sam. Laddove il riferimento è al centrocampista dell’Az Alkmaar che sembra a un passo dalla corte di Stefano Pioli. Beukema è il settimo olandese della storia rossoblù. La verità è che i tulipani d’Olanda crescono in un giardino che il Bologna negli ultimi anni ha visitato spesso. Se Beukema è un tulipano vero sboccerà: intanto si è iscritto a pieno titolo tra le matricole di un’università chiamata serie A.
"Il mio obiettivo era quello di poter giocare in uno dei cinque maggiori campionati europei – diceva ieri il difensore centrale classe ‘98 acquistato a titolo definitivo dal club rossoblù per 7,5 milioni più il cartellino di Kasius –. La serie A la guardavo spesso lo scorso anno, per seguire da vicino le prestazioni dei miei connazionali De Vrij e Schuurs. Il vostro campionato è il posto migliore per crescere se sei un difensore".
Benvenuto alla scuola guida di Thiago allora. "E’ un privilegio poter essere allenato da lui", dice Sam: "Motta è stato un grande calciatore e sicuramente da lui potrò apprendere tanto, anche se fin qui abbiamo potuto scambiare solo poche parole". Ad aprirgli le porte di Casteldebole nei giorni scorsi è stato il connazionale Schouten (l’altro olandese, Zirkzee, arriverà tra una settimana avendo giocato gli Europei Under 21). "Jerdy ha fatto gli onori di casa, ma tutti mi hanno accolto benissimo". In realtà Sam da queste parti è di casa, avendo sua madre abitato per una decina d’anni a Riccione, la Perla Verde in cui il piccolo Beukema trascorreva le vacanze.
"La piadina è buonissima – ammette il diretto interessato –. Ma io vado matto anche per la pasta: in quegli anni esageravo un po’, non ero un bambino magro...". Oggi invece è un allampanato centrale di 188 centimetri. Con le seguenti caratteristiche: "Mi piace molto giocare la palla, qualità che ho affinato all’Az Alkmaar perché a inizio carriera pensavo solo alla fase difensiva. I gol? Qualcuno ne segno, cercando di sfruttare il gioco aereo sui calci da fermo: oggi molte partite si possono sbloccare così". A ventincinque anni è umano sognare anche la Nazionale. "Bologna può aiutarmi ad arrivarci", dice Beukema. Ma si può anche non essere un Orange, vedi Schouten, ed essere decisivi.
Massimo Vitali