Molinella (Bologna), 13 gennaio 2025 – Non sono passate neanche ventiquattro ore dalla notizia del rischio di chiusura della materna di Selva Malvezzi, nella Bassa bolognese, che la Regione è già scesa in campo. È stato il neo-presidente Michele de Pascale, nella prima mattinata di ieri, a chiamare l’assessora a welfare, terzo settore, politiche per l’infanzia e scuola, Isabella Conti, per trovare una soluzione.
Due ore dopo, Conti era già sul posto.
La Regione, infatti, ha in mente un intervento strategico e innovativo per la scuola materna di Selva Malvezzi, frazione di Molinella. Potrebbe infatti diventare un polo per l’infanzia 0-6 anni, integrando un nido comunale con la scuola materna statale, in linea con modelli già sperimentati con successo in altre realtà della regione.
Il progetto prevedrebbe un approccio pedagogico innovativo, ispirato al metodo montessoriano, e porterebbe a valorizzare anche l’ampio spazio esterno per attività di outdoor education.
Inoltre, la struttura dovrebbe essere pensata per ospitare centri estivi, offrendo supporto alle famiglie anche durante l’estate.
Insomma, il piano per Selva potrebbe rappresentare un modello pilota per affrontare situazioni analoghe in tutta la regione.
Sarà redatto un protocollo operativo, che potrà essere applicato ad altre comunità nelle aree interne o colpite da eventi critici. Il presidente de Pascale e l’assessora Conti hanno già avviato un confronto con l’amministrazione comunale di Molinella. Oggi sarà convocato un tavolo di lavoro per definire i dettagli dell’intervento e garantire la continuità dell’attività già dall’anno scolastico 2025-2026.
“Questa scuola è rimasta in piedi per tanti anni grazie agli sforzi inimmaginabili degli amministratori locali, che si sono battuti per trovare risorse e garantire il servizio – dice Conti –. Ora c’è bisogno della Regione, specie nelle aree interne che vivono il rischio di spopolamento e stanno ancora affrontando le difficoltà post alluvione. Il nostro piano è chiaro: saremo a disposizione dell’amministrazione per sostenere un progetto che possa trasformare questa struttura. Non solo un edificio scolastico, ma un punto di riferimento innovativo per le famiglie e i bimbi, progettato per garantire il diritto allo studio e sostenere la genitorialità, soprattutto delle mamme lavoratrici. La Regione è al fianco dei territori. Selva Malvezzi deve diventare un modello da replicare in tutta la regione, per dimostrare che il diritto all’educazione e il sostegno alle famiglie sono al centro del nostro impegno. Perché l’educazione non è soltanto un diritto, ma uno dei grandi pilastri della nostra civiltà”.