Bologna, 4 gennaio 2021 - «La scuola riapra il 7 gennaio". L’ha detto ieri il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e Bologna e l’Emilia-Romagna sono pronte: si può tornare tra i banchi subito dopo la Befana, come auspicato da più parti. Gli edifici scolastici sono sicuri, le precauzioni prese sono tante ed efficaci, e i trasporti sono stati potenziati. Certo, l’indice dei contagi nella nostra Regione resta alto, ma l’orientamento di viale Aldo Moro (e anche di Palazzo d’Accursio) è inequivocabile: le lezioni devono tornare a tenersi in presenza.
"Noi abbiamo predisposto un piano preciso, come ha detto il governatore Stefano Bonaccini: non vediamo perché non si debba ricominciare il 7", ha ripetuto ieri l’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini. Quindi, al netto di alcune Regioni che forse preferirebbero aspettare il 18 gennaio (ipotesi non del tutto tramontata), l’Emilia-Romagna e la città di Bologna sono assolutamente preparate ad affrontare la prossima ondata di vita, quella dei ragazzi che al 50% rientreranno in classe. Come? Ecco il piano per come lo conosciamo, tenendo anche presente che nei prossimi giorni l’azienda di trasporti Tper dovrebbe dare maggiori dettagli sulla completa strategia di rientro.
Il quadro Nuovo Dpcm dal 7 gennaio: spostamenti e scuola. Le ipotesi in Emilia Romagna e Marche
Il punto Ritorno a scuola 7 gennaio, Bonaccini: "Il Governo convochi le Regioni"
I numeri
Le modalità di rientro erano state divulgate il 23 dicembre scorso, al termine del lavoro svolto nelle settimane precedenti da Regione, aziende e agenzie di trasporto pubblico locale e direzioni scolastiche, all’interno dei nove tavoli provinciali coordinati dai prefetti, che hanno definito la nuova organizzazione dei trasporti e degli orari scolastici su tutto il territorio regionale. Il rientro di studentesse e studenti era previsto al 75%, ma una decisione successiva del Governo ha abbassato la previsione al 50%. Entrando nel dettaglio, a Bologna sono destinati 88 autobus in più, equivalenti a oltre 1 milione e 100mila chilometri da percorrere aggiuntivi. Gli orari sostanzialmente non cambieranno rispetto a quelli previsti dall’inizio dell’anno scolastico, con aggiustamenti in ingresso per alcuni istituti scaglionati dai 15 ai 30 minuti.
L’incremento
Passando su scala regionale, a fronte della capienza massima possibile dei mezzi, fissata al 50%, da gennaio a giugno 2021 saranno messi in strada altri 172 autobus urbani ex extraurbani, oltre a 7 milioni e 600mila chilometri in più per i bus già in circolazione. Un potenziamento del servizio dal valore complessivo di circa 23 milioni di euro, che rafforza quanto già fatto dall’inizio dell’anno scolastico, grazie anche ai contratti con i privati, con 522 autobus aggiunti alla flotta tradizionale e oltre 10 milioni di chilometri integrativi.