REDAZIONE BOLOGNA

Sculture da Spazia e Car Gallery. Da Ontani e Ceroli a Haumont

Nello spazio di via dell’Inferno si inaugura ‘Statuaria’. In via Azzo Gardino, . l’artista che vive a Parigi.

Sculture da Spazia e Car Gallery. Da Ontani e Ceroli a Haumont

La scultura si fa in due: da una parte i maestri che hanno fatto la storia dell’arte contemporanea, dall’altra le ’giovani leve’. Oggi sarà una giornata di vernissage per due gallerie d’arte molto diverse tra loro, ma che involontariamente hanno deciso di concentrarsi sulla scultura. Non a caso il titolo scelto per la collettiva alla galleria Spazia è Statuaria, la cui inaugurazione è alle alle 18 in via dell’Inferno 5. I protagonisti della mostra sono: Leoncillo, Fausto Melotti, Edgardo Mannucci, Nanni Valentini, Eliseo Mattiacci, Luigi Mainolfi, Mauro Staccioli, Giuseppe Spagnulo, Giacinto Cerone, Giuseppe Maraniello, Mario Ceroli e Luigi Ontani. Dagli anni ’50 la scultura comincia a discostarsi dalla ritrattistica tradizionale per affrontare nuovi soggetti e soprattutto per sperimentare materiali nuovi. Primo tra tutti il fuoco, utilizzato da Staccioli, Spagnulo, Mannucci e Maraniello per lavorare il ferro, il rame ed il bronzo, ma anche da Mainolfi, Valentini e Melotti per cuocere la terracotta e la ceramica da Ontani. Di quest’ultimo si distinguono due Scarpette orientali in ceramica e oro zecchino (foto), realizzate recentemente dal maestro in collaborazione con la Ceramica Gatti di Faenza. Tuttavia, Statuaria non tralascia altri due materiali ampiamente indagati da altrettanti nomi del panorama artistico nazionale: il gesso di Cerone e il legno di Ceroli. Di quest’ultimo si segnala Farfalla, una pregiata opera unica del ‘67.

Oggi dalle 17 alle 20,30, è tempo di opening anche alla Car Gallery in via Azzo Gardino 14a. La mostra Oublier, rêver è dedicata a Julia Haumont, artista del ‘91 che vive e lavora a Parigi. Haumont è conosciuta soprattutto per le sue sculture di giovani ragazze scolpite in scala pressoché reale. Infatti, in esposizione ci saranno quattro sculture, oltre a un drappo di grandi dimensioni. La terracotta e i tessuti sono i materiali d’elezione dell’artista, poiché richiamano il mondo dell’artigianalità che contrasta con la frenesia dell’epoca in cui viviamo. La vaga classicità che permea le sue sculture rivela un’ambiguità piuttosto marcata tra femminilità e mascolinità. Inoltre, la produzione dell’artista francese può dirsi caratterizzata da un realismo tipico della pittura contemporanea.

Manuela Valentini