FEDERICA ORLANDI e CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Caso scuole Besta, ragazzo arrestato. Bufera sulle parole di Lepore. Accerchiata giornalista del Carlino. La diretta

Tutto sarebbe nato da un furto avvenuto nella notte. Tre carabinieri feriti, convalidato l’arresto del 19enne, per lui presidio fuori dal tribunale: “Comitato Besta unito contro abusi in divisa e repressione”. Lepore chiede “chiarezza”. Il viceministro Bignami: “Solidarietà all’Arma, gravissimo gettare ombre”

Bologna, 5 aprile 2024 – Bufera sul caso delle Scuole Besta, su quanto successo questa notte tra carabinieri e manifestanti. E soprattutto sulle parole del sindaco Matteo Lepore che sono seguite. Ma andiamo per ordine: tutto nasce da un furto nel cantiere del tram sul lato del parco Don Bosco che si affaccia su via Serena. Un cittadino,  attorno all’una, dà l’allarme ai carabinieri, che arrivano con una pattuglia. Notano tre uomini che paiono prendere materiale edile dal cantiere e alla loro vista fuggono verso il presidio di attivisti da settimane in corso per protesta ai lavori in corso per le nuove scuole Besta. Scatta l’inseguimento a piedi e uno dei tre in fuga, un ragazzo col viso travisato da un passamontagna, viene bloccato. Lui reagisce, mentre accorrono a dargli manforte gli altri attivisti presenti nel parco. I carabinieri chiamano allora rinforzi e si scatena il parapiglia: tre militari restano feriti, poi, utilizzando taser e spray al peperoncino, riescono a bloccare il giovane, un 19enne che viene arrestato per resistenza, lesioni e furto, e portato in ospedale per gli accertamenti. Arresto convalidato in serata.

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Caso scuole Besta: attivista arrestato, alta tensione. Lepore: "Fare chiarezza". È bufera

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Fuori il presidio del Comitato per lui. Il sindaco Lepore chiede “chiarezza su ciò che è successo”, e si dice disponibile a incontrare il Comitato Besta, che però declina l’invito, per la “troppa tensione”. Poi chiede a tutti di fermarsi a ragionare ed esprimendo “solidarietà sia alle forze dell’ordine, che ai manifestanti feriti”. Immediata la reazione del mondo politico. Su tutti il viceministro Galeazzo Bignami, che esprime “solidarietà ai carabinieri feriti. Gravissimo che qualcuno getti ombre sul loro operato”. Cronista del ‘Carlino’ accerchiata e insultata davanti al Tribunale dai manifestanti in presidio, i quali hanno poi rivolto le loro rimostranze anche nei confronti di altri giornalisti e fotografi presenti, invitandoli a lasciare il sit-in. 

20:20
Solidarietà del Prc al giovane attivista

"Il video del diciannovenne colpito questa notte dai carabinieri a Bologna suscita preoccupazione. Da quello che abbiamo appreso dal suo avvocato il giovane è stato colpito due volte col taser, due volte anche con spray urticante e ammanettato. Presenta anche lesioni su addome e colle. Un intervento sproporzionato e assolutamente ingiustificato visto che il giovane non rappresentava una minaccia per i militi". Lo sottolinea Maurizio Acerbo, segretario del Partito della rifondazione comunista.

18:48
Attivisti accolgono 'Gio' all'uscita del tribunale

Gioia e applausi all'uscita dal tribunale di 'Gio', dopo che la giudice di Bologna Anna Fiocchi ne ha convalidato l'arresto per furto pluriaggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Il ragazzo si è così aggiunto al sit-in di collettivi e comitato Besta che da stamattina erano fuori dal Tribunale di via D'Azeglio per esprimergli solidarietà, e che avevano denunciato uso di taser e spray al peperoncino durante l'arresto. Poco dopo scatta il corteo, al grido di "il Don Bosco non si tocca, non ci fermeremo con la lotta", con direzione proprio in San Donato all'interno del parco Don Bosco, per un'assemblea dei manifestanti, un centinaio circa, che da mesi presidiano l'area, contrari alla realizzazione delle nuove scuole Besta.

18:24
La versione dei carabinieri: "E' andata così"

Una nota diffusa dal Comando di Bologna spiega che tutto è nato dalla telefonata di un cittadino che "riferiva di aver avvistato dei soggetti col volto travisato da passamontagna che stavano operando un furto all'interno del cantiere edile per la realizzazione della tramvia, installato tra via Serena e viale della Repubblica". I carabinieri sono accorsi sul posto e, avvistati, hanno innescato la fuga di chi stava armeggiando nell'area dei lavori: "Hanno scavalcato la recinzione perimetrale del cantiere dandosi a precipitosa fuga per le vie circostanti". Una di queste persone era appunto il 19enne bolognese che si è diretto verso il parco Don Bosco "e si è scagliato contro i militari prima di essere reso inoffensivo attraverso l'utilizzo della pistola a impulsi elettrici Taser". In suo aiuto è arrivata una trentina di attivisti "che hanno accerchiato l'autovettura di servizio cercando di impedirne l'arresto e favorirne la fuga". Il giovane, continua il racconto dei Carabinieri, "ha opposto resistenza attiva all'equipaggio che cercava di introdurlo nell'autovettura di servizio, sputando e scalciando in direzione dei militari. Al fine di arrestare la violenza del soggetto, si sono rese necessarie due attivazioni di spray oleoresin capsicum. Nonostante la resistenza del soggetto, l'accerchiamento e plurimi insulti e offese dei soggetti intervenuti a sua difesa, i carabinieri sono riusciti ad arrestare il 19enne dopo averlo fatto visitare dai sanitari del Pronto Soccorso dell'Ospedale Maggiore che lo hanno dimesso con una prognosi di cinque giorni per policontusioni".

17:53
Il responsabile del cantiere: "Ammanchi per 10mila euro"

Venuto a conoscenza dei fatti, il responsabile del cantiere ha sporto denuncia, dichiarando di aver subito ammanchi di vario materiale edile del valore di circa 10mila euro

17:49
Come stanno i feriti

Il 19enne è stato dimesso dal Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore con una prognosi di 5 giorni per policontusioni. Dei tre carabinieri, uno ha riportato una “sospetta infrazione spina intercondiloidea al ginocchio destro” guaribile in 20 giorni e gli altri due un “trauma distorsivo al dito della mano sinistra”, guaribile in 15 e 10 giorni.

17:38
Il Comitato Besta lancia un incontro per domani e invita la stampa

Nel pieno delle polemiche il Comitato Besta chiama a raccolta le associazioni ambientaliste lanciando un incontro per domani: appuntamento alle 18 all'interno dell'area verde che lo stesso Comitato, da tempo ormai, presidia quotidianamente. Invitati esplicitamente anche gli organi di stampa, dopo che oggi una giornalista de 'il Resto del Carlino' è stata accerchiata e insultata nel presidio davanti al Tribunale. "Il Comitato Besta, in un ennesimo tentativo di democratica partecipazione e riflessione comune - si legge nella nota - invita i social media, gli organi stampa e tutta la cittadinanza a un incontro-tavola rotonda sulle gravi criticità ambientali e architettonico-didattiche rappresentate dalla distruzione del parco don Bosco e dell'attuale scuola media Besta". All'iniziativa "saranno presenti rappresentanti e membri di diverse associazioni bolognesi che si sono già espresse, inascoltate - scrive il Comitato - sulle gravi criticità del nuovo progetto". Questo l'elenco delle associazioni e dei comitati che hanno in "larga parte confermato la loro presenza", segnalano gli attivisti: Wwf, Legambiente, Italia nostra, Fridays for future, Bologna for climate justice, Comitato docenti ed ex docenti delle scuole Besta, Medici per l'ambiente (Isde), Comitato tutela alberi, Stop taglio alberi Italia, Extinction Rebellion e Animal liberation. Si tratterà di "un largo e democratico mosaico e confronto di valutazioni e inascoltate richieste", conclude il Comitato.

17:20
Processo rinviato al 13 maggio

Il processo è stato poi rinviato al 13 maggio, quando si terrà - spiega Marcuz, il legale del ragazzo arrestato - un'udienza filtro per decidere se procedere con rito ordinario, abbreviato o un patteggiamento

17:12
Convalidato l'arresto del 19enne, ma 'no' a misure cautelari

Arresto convalidato per tutti e tre i capi di imputazione - furto pluriaggravato, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale - ma nessuna misura cautelare. Questa la decisione presa dalla giudice di Bologna Anna Fiocchi nei confronti dello studente 19enne arrestato nella notte dai Carabinieri al parco Don Bosco, da tempo presidiato da comitati e attivisti contrari alla costruzione delle nuove scuole Besta. Respinta, quindi, la richiesta di sottoporre il giovane alla misura cautelare degli arresti domiciliari avanzata dalla Procura. Questo perché, spiega ai cronisti all'uscita dall'aula il legale del 19enne, Mario Marcuz, "non sono state ritenute sussistenti le esigenze cautelari: il ragazzo è giovanissimo e incensurato, non c'è pericolo di fuga, né di inquinamento delle prove". Inoltre, fa sapere il legale, "sono stati acquisiti i video dell'arresto che abbiamo prodotto"

17:03
Unarma: "Carabinieri sotto attacco, solidali con loro"

Unarma esprime in una nota "profonda preoccupazione e ferma condanna per gli eventi avvenuti durante lo sgombero al Parco Bosco di Bologna, che hanno causato il ferimento di tre dei nostri colleghi carabinieri. La nostra solidarietà va agli agenti della Questura di Bologna e ai carabinieri coinvolti, che hanno agito nell'adempimento del loro dovere di mantenere l'ordine pubblico".  "È assolutamente inaccettabile - si legge - che durante il servizio di ordine pubblico, necessario per garantire la sicurezza dei cittadini, alcuni manifestanti abbiano perpetrato atti di violenza fisica e verbale contro gli operatori delle forze dell'ordine. È altrettanto preoccupante notare che, a causa delle direttive emanate a seguito degli eventi a Pisa, gli operatori delle forze dell'ordine si sono trovati inermi e privi degli strumenti necessari per difendersi adeguatamente. La decisione di limitare l'uso degli sfollagente e di evitare cariche di alleggerimento ha aumentato inutilmente il rischio per la sicurezza degli operatori. È fondamentale che vengano adottate misure concrete per prevenire situazioni simili in futuro e per assicurare che i responsabili delle aggressioni vengano identificati e puniti secondo la legge".

17:02
M5S: la violenza compromette il confronto

"Quanto accaduto stanotte al Parco Don Bosco rende necessaria quanto prima chiarezza e assunzioni di responsabilità. Confidiamo nella tempestiva azione delle istituzioni preposte per fare luce e tutelare così i diritti individuali e collettivi. La violenza non può essere tollerata. La violenza ha come unico risultato la compromissione del confronto". Così, in una nota, la coordinatrice provinciale pentastellata di Bologna, Michela Montevecchi, e Giulia Sarti, coordinatrice del comitato legalità e giustizia del Movimento 5 stelle.

15:29
Comitato Besta al sindaco: "Oggi niente incontro, troppa tensione"

"Troppa tensione in città, non ci sono le condizioni", hanno fatto sapere gli attivisti. Era stato il primo cittadino a tendere la mano, dandosi disponibile a vedere già oggi pomeriggio il Comitato Besta e "chiunque voglia essere incontrato" per discutere. Ma il faccia a faccia deve attendere

15:01
Cronista del Carlino accerchiata e insultata dai manifestanti

Una cronista de ‘il Resto del Carlino’ che stava raccontando il presidio promosso davanti al Tribunale di Bologna da collettivi e comitato, è stata accerchiata e insultata dai manifestanti, i quali hanno poi esteso le loro rimostranze anche nei confronti di altri giornalisti e fotografi presenti: "Andate via, non siete graditi: raccontate falsità". Una trentina trentina di militanti aveva circondato la collega, già invitandola ad abbandonare il sit-in. 

14:51
Il legale del 19enne: "Video mostrano sintomi di soffocamento"

"Le uniche immagini dell'arresto dello studente 19 enne le abbiamo fornite noi, con i video che mi sono arrivati poco prima dell'udienza e che riguardano l'ultima fase dell'arresto", spiega Mario Marcuz, il legale del giovane. E in questi video "il ragazzo arrestato manifestava palesemente sintomi di soffocamento: ricordo che è stato attinto due volte dal taser e spruzzato con lo spray al peperoncino, nonché ammanettato". Uscendo dall'aula al termine dell'udienza di convalida dell'arresto, in cui la giudice Anna Fiocchi si è riservata la decisione, Marcuz fa sapere che "in queste immagini, che verranno diffuse, si vede la difficoltà respiratoria, la sudorazione e un vero e proprio attacco di panico subito dal ragazzo. Sono i video che conosciamo già in questa materia, li abbiamo già visti in altre situazioni". Il giovane è stato refertato in ospedale dopo l'arresto, ricevendo una prognosi di cinque giorni per lesioni al collo e al costato. In aula, aggiunge il legale, "abbiamo fatto rilevare anche la modalità di azionamento del taser rispetto ad una situazione che poteva essere gestita diversamente: l'uso del taser è infatti raccomandato in situazioni estremamente eccezionali e in riferimento a pericoli di violenza che qui non c'erano, perché il ragazzo stava scappando e non aveva atteggiamenti aggressivi, né era armato".

14:14
Chiesti i domiciliari per il 19enne arrestato

Convalida dell'arresto e misura cautelare dei domiciliari. Sono le richieste della Procura nei confronti dello studente 19enne arrestato questa notte dai carabinieri con le accuse di furto, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, nel corso dell'intervento al parco Don Bosco

13:24
Verdi: "Se non gli alberi, almeno il Comune protegga i cittadini"

"Affrontare con i manganelli un movimento pacifico che da sei mesi chiede un confronto sulle scuole Besta e il parco Don Bosco è stato il preludio al gravissimo episodio avvenuto questa notte. Assistere a un feroce pestaggio di un adolescente non deve farci riflettere, ma vergognare". Ne sono convinti Danny Labriola e Valentina Marassi, co-portavoce di Europa Verde-Verdi  Bologna secondo i quali "l'indignazione non basta più. Un'amministrazione che non vuole proteggere gli alberi sappia almeno proteggere i suoi cittadini da abusi di potere inaccettabili per Bologna e per un Paese democratico".

13:15
Lepore: "Ora fermiamoci tutti a ragionare, Bologna non merita questo"

"Credo che in questa fase ci dobbiamo tutti fermare, ragionare su quello che sta succedendo e aprire un confronto che dev'essere essere con una cifra del tutto diversa rispetto a quello che si sta svolgendo nel parco. Non lo merita Bologna, non lo meritano gli altri cittadini che silenziosi e ignari stanno svolgendo la propria vita e in gran parte sono favorevoli ai cantieri e alle tante cose che stiamo facendo in città e che si aspettano dall'amministrazione che le opere vadano avanti, così come le scuole e gli interventi che facciamo sugli alberi". Perché, ricorda Lepore, "noi ogni anno abbiamo il taglio di circa 1.500 alberi e ne ripiantiamo 2.000, immaginiamoci se per ogni taglio dovessimo affrontare quello sta accadendo al Don Bosco: è evidente che lì si sta svolgendo qualcosa che prescinde dal taglio degli alberi"

13:07
Lepore: "Massima solidarietà sia alle forze dell'ordine che ai manifestanti feriti"

Lepore esprime la "massima solidarietà e vicinanza" sia agli agenti che ai manifestanti feriti, "ma ci tengo a dire in particolare - continua il sindaco - che vedere un ragazzo di 19 anni all'interno del parco Don Bosco fermato con il taser, a mio parere, non rende giustizia a quello che la nostra città è". 

13:02
Lega: solidarietà ai carabinieri feriti

"Solidarietà ai Carabinieri feriti e condanna delle violenze commesse la notte scorsa a Bologna". Matteo Rancan, capogruppo in Regione Emilia Romagna e segretario della Lega Emilia, esprime "la più sincera solidarietà ai militari dell'Arma rimasti feriti la notte scorsa nel corso del loro servizio di presidio e difesa del territorio". La Lega condanna "con fermezza ogni atto di violenza e ribadiamo il nostro impegno per il pieno ripristino della legalità"

12:51
Bignami: "Gravissimo gettare ombre su operato dei carabinieri"

“La mia totale e completa solidarietà all’Arma dei Carabinieri e ai militari intervenuti e rimasti feriti questa notte, per garantire la sicurezza dei cittadini e dei residenti della zona. Quanto accaduto ai loro danni  è estremamente grave ed è altrettanto inquietante che qualcuno, anche con ruoli istituzionali, getti ombre sul loro operato e benzina sul fuoco generando sospetti sulla professionaità delle Forze dell’Ordine che, rispondendo alla chiamata di cittadini, sono prontamente intervenute per tutelare i cantieri del Comune guidato proprio da quel Matteo Lepore che oggi formula allusioni e illazioni inaccettabili. Piuttosto che alimentare un clima di contrapposizione e di esasperazione che sta portando ad una situazione di tensione insostenibile in Città, Lepore avrebbe dovuto dire che l’unica chiarezza che deve essere fatta è sul motivo per cui fossero presenti in quell’area dei facinorosi impegnati in attività criminali”. "Visto che abito proprio via Serena ritengo doveroso ringraziare le forze dell'ordine e militari intervenuti per risolvere una situazione di tensione", ha aggiunto il viceministro in secondo momento, questa volta parlando da residente

12:46
Lepore: "Disponibile a incontrare il Comitato Besta già oggi"

Lepore, è disponibile a vedere già oggi pomeriggio il Comitato Besta e "chiunque voglia essere incontrato" per discutere. "Credo che Bologna non meriti tutto questo e anche per questo motivo come sindaco sono disposto a fare il primo passo", dichiara Lepore rispondendo in Question time alle domande di Loretta Bittini, Marco Piazza, Michele Campaniello, Claudio Mazzanti (Pd), Filippo Diaco (Anche tu conti) e Giacomo Tarsitano (lista Lepore).

11:13
Coalizione civica: "Stop alla violenza"

"La notizia del violento pestaggio ai danni di un ragazzo al parco Don Bosco è di una gravità inaudita e deve scuotere le coscienze di tutto il tessuto democratico della città". A Bologna è questa la posizione espressa da Coalizione civica sull'episodio di questa notte nell'area verde al centro delle polemiche per il progetto di ricostruzione delle scuole Besta. "Bisogna fare immediatamente chiarezza su quanto accaduto e garantire la massima verità e giustizia. A Bologna, e ovunque, nessun abuso di potere può essere tollerato e bisogna smetterla di alimentare questa spirale di violenza", scrive la forza politica di maggioranza. "I metodi puramente muscolari non hanno mai portato a nulla di buono. Chi soffia su questo vento non lo farà mai a nostro nome e nessun conflitto, anche il più duro - continua il post su Facebook - potrà mai giustificare quello che è accaduto stanotte". 

10:45
L'appello del Pd di Bologna: "Si riapra il dialogo con i comitati"

"Il Pd di Bologna richiama alla piena responsabilità tutti i soggetti interessati, condannando fermamente ogni atto di violenza e nella consapevolezza che l'episodio di questa notte si inserisce in un clima di violenza e tensione ormai insostenibile. Invochiamo quanto prima una riapertura del dialogo tra amministrazione e i comitati". E' l'appello che lanciano la segretaria del Pd di Bologna, Federica Mazzoni, e il segretario cittadino dei dem, Enrico Di Stasi. 

10:42
Ambientalisti al sindaco: "Dica no ai manganelli"

Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, comunichi "subito alla Questura che il Comune non ha più intenzione di avvalersi dei manganelli che mercoledì hanno ferito decine di persone per tentare di risolvere con la forza l'impasse del progetto delle scuole Besta". Faccia così perché altrimenti, "il paternalismo con il quale il sindaco si rivolge alle cittadine che difendono uno spazio verde come il parco Don Bosco è pura noia. Dopo aver deciso che i progetti approvati dalla sua giunta sono intoccabili e immodificabili, ora il primo cittadino vorrebbe anche dettare la linea politica dei movimenti ecologisti che da anni si oppongono alle scelte cementificatorie di questa amministrazione comunale". Così, in una nota congiunta Amo Bologna, Bologna for climate justice, Exctintion rebellion Bologna, Fridays for future Bologna e Legambiente Bologna

10:32
Presidio fuori dal tribunale

Fuori dal tribunale, in via d’Azeglio, circa 200 attivisti si sono riuniti in un presidio di solidarietà nei confronti del ragazzo arrestato stanotte dai carabinieri. “No abusi in divisa. No repressione. Giò libero” si legge su uno degli striscioni presenti fuori dal palazzo di giustizia. Poi ancora: “Comitato Besta unito contro abusi in divisa e repressione”. Gli attivisti hanno anche lanciato dei cori per chiedere la liberazione del 19enne.

10:29
Il sindaco Matteo Lepore: "Fare subito chiarezza"

"Fare chiarezza immediatamente su quanto è successo questa notte nel parco Don Bosco nel cantiere delle scuole Besta ai danni di un manifestante. Circolano ricostruzioni gravi che se confermate sarebbero inaccettabili. Mi aspetto si faccia chiarezza su quanto è avvenuto". Così il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, su quanto denunciato dal comitato Besta e da vari collettivi. "Da cantiere per la realizzazione di una scuola, il parco Don Bosco si è trasformato in un teatro di scontro che Bologna non merita. Invito tutti a riflettere e a fare un passo verso il dialogo per trovare una soluzione ed evitare ulteriori tensioni. Io farò la mia parte".

10:18
Il post del Comitato Besta su Facebook 

"Questa notte al parco è successo un fatto gravissimo". Inizia così il post su Facebook del Comitato Besta per raccontare che "un ragazzo che frequenta il Don Bosco, ex studente delle Besta, è stato inseguito, su di lui è stato usato il taser due volte e lo spray al peperoncino, mentre era a terra è stato ancora picchiato e ammanettato". Continua il post: "Questa mossa si inserisce in una logica di intimidazione che al parco ormai viviamo da giorni. Dietro la faccia 'comprensiva' del sindaco e della giunta, vediamo le braccia e mani spezzate, i taser e i calci in faccia contro ragazzi giovanissimi. Siamo una comunità che difende un parco che ama, e per questo subiamo tutti una violenza che ci lascia sbigottiti ma a cui vogliamo rispondere uniti".

10:07
Comitato Besta in presidio

Fuori dal tribunale si è intanto mobilitato un presidio in solidarietà dell’arrestato: circa 150 manifestatnti si sono assiepati sotto al portico che si trova davanti all'ingresso del Tribunale, presidiato da agenti in assetto antisommossa. "Comitato Besta
unito contro abusi in divida e repressione. Gio libero", recita lo striscione appeso dai manifestanti.