REDAZIONE BOLOGNA

Scontri, la condanna del Viminale. Piantedosi: "Attacchi intollerabili"

Il ministro sugli scontri di due giorni fa al parco Don Bosco: "Comportamenti gravissimi, solidarietà alla polizia". Lepore: "Ambientalisti rompano con i violenti". Ma il comitato degli attivisti lo gela: "Stai perdendo consenso".

Scontri, la condanna del Viminale. Piantedosi: "Attacchi intollerabili"

Scontri, la condanna del Viminale. Piantedosi: "Attacchi intollerabili"

"Ancora una volta personale in divisa ha subito l’intollerabile violenza di chi ha tentato di impedire il ripristino della legalità, con il ricorso a comportamenti gravissimi che trovano terreno fertile in un sentimento di impunità". E’ la condanna del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per gli scontri di due giorni fa tra attivisti e agenti nel parco don Bosco. Al centro del contendere il taglio di 31 alberi (ieri ne sono stati segati 6) e la costruzione delle nuove medie Besta che vale 18 milioni di euro. Piantedosi (già prefetto sotto le Torri), per quei fatti, ha "sentito personalmente il questore di Bologna per sincerarmi delle condizioni di salute ed esprimere vicinanza e solidarietà ai 16 operatori delle forze dell’ordine aggrediti ieri, mentre erano impegnati a garantire la necessaria cornice di sicurezza per la liberazione di un’area di proprietà del Comune", ha puntualizzato l’inquilino del Viminale. "Continueremo a lavorare, anche in sede di esame parlamentare del nuovo disegno di legge sulla sicurezza, per rafforzare gli strumenti a tutela degli appartenenti alle forze di polizia, che ringrazio per l’equilibrio e la professionalità". La piena e "incondizionata solidarietà alle forze dell’ordine e a tutti i colleghi feriti da alcuni violenti che li hanno presi a bastonate e lanciato di tutto" è arrivata anche dal segretario del Siulp dell’Emilia-Romagna, Giulio Graziano. Oltre che dal segretario nazionale, sempre del Siulp, Felice Romano. "La caccia al poliziotto dei Reparti Mobili deve finire. Manifestare è sacrosanto, picchiare un poliziotto no. La politica intervenga, ci lascino lavorare".

Dal canto suo, ieri il sindaco Matteo Lepore ha voluto fare un distinguo. "Penso che sia arrivato il momento che gli ambientalisti si separino dai violenti che sono presenti nel parco Don Bosco – ha detto il sindaco –. Parte dei collettivi presenti alle Besta sono gli stessi che hanno organizzato l’occupazione della Stamoto: lì sono presenti persone violente che sono assolutamente disinteressate al futuro degli alberi. Nelle chat di questi collettivi da mesi girano i nomi dei miei assessori, indicati come nemici, una vera istigazione all’odio". Il comitato delle Besta però ieri ha rilanciato la protesta dura. "Le dichiarazioni espresse dal sindaco, nel tentativo di contrapporre buoni e cattivi, non corrispondono alla realtà – ha affermato il comitato –. C’è una parte della popolazione che non condivide le scelte urbanistiche della giunta, che governa questa città come se fosse una proprietà privata e porta avanti progetti come tram, Bologna 30, Passante e nuove Besta come una questione personale tra chi governa e chi finanzia e costruisce". Attacca anche la Lega. "Lepore non offre alternative a una città in mano a occupanti abusivi e anarchici – incalza Giulio Venturi – che si infiltrano in cortei e manifestazioni solo per creare disordini e scontri. Attenzione però, il clima in città si sta surriscaldando. Occorre un deciso cambio di rotta"