Bologna, 12 novembre 2024 – C’è un team dedicato a fare luce sui disordini di sabato scorso in centro, giornata dei ‘tre cortei’: quelli non autorizzati di antagonisti e anarchici e quello, approvato dalla Questura, di Rete dei patrioti.
Lì, durante il corteo non autorizzato di 1.200 antagonisti, che è partito da piazza Nettuno e ha attraversato il centro per raggiungere all’altezza di piazza XX Settembre il raduno del gruppo di estrema destra, che comprendeva anche esponenti di CasaPound, si sono non solo verificati scontri con le forze dell’ordine, nei quali i manifestanti hanno sfondato il cordone composto da appena dieci agenti del Reparto mobile all’ingresso della Montagnola e hanno ferito tre poliziotti (prognosi dai 10 ai 15 giorni) e poi, non paghi, hanno lanciato fumogeni, petardi e fuochi d’artificio pure sui passanti compresi gli operai al lavoro nel vicino cantiere del tram, ma sono state anche aggredite tre persone “colpevoli” di avere biasimato il corteo.
La Questura ha dunque istituito un team apposito, composto dal personale della Digos e del Gabinetto regionale di Polizia scientifica. L’obiettivo del gruppo di lavoro è quello di valutare attentamente le condotte illegali poste in essere dai manifestanti e accertare le responsabilità penali di ciascuno dei militanti coinvolti.
In particolare, sono al vaglio le immagini delle riprese video effettuate dalla Scientifica durante i cortei e quelle realizzate dall’unità operativa del Reparto Volo, che ha volato sopra il centro storico durante l’intero svolgimento delle manifestazioni.
Il lavoro riguarda principalmente l’individuazione di tutte le fattispecie di reato commesse nel corso delle manifestazioni e, in particolare, la posizione di numerosi manifestanti in ordine a diversi reati, quali omesso preavviso di manifestazione pubblica, lancio di oggetti pericolosi, resistenza e lesioni personali aggravate a pubblico ufficiale, travisamento o uso di mezzi atti a rendere difficoltoso il riconoscimento, porto abusivo di armi o strumenti atti ad offendere. Nei prossimi giorni, il team di poliziotti provvederà a redigere una prima informativa da trasmettere alla Procura. Tra le fila degli antagonisti, presenti molti collettivi cittadini, i cui membri sono volti ampiamente noti alle forze di polizia.
Ora dunque ci si sta concentrando anche sulle immagini registrate del passante pestato selvaggiamente in Strada Maggiore. A scatenare contro di lui la furia degli antagonisti, che gli si sono avventati addosso in massa prendendolo a calci e pugni e infierendo con le botte anche quando era caduto a terra, sarebbe stata una sua battuta di cattivo gusto sull’avere “una Berta” (pistola) da estrarre contro di loro. L’aggressione è stata filmata e ora la polizia è al lavoro per identificare gli autori, diversi dei quali si vedono bene in volto nelle immagini immortalate. L’uomo, che era in compagnia della fidanzata, è alla fine riuscito a fuggire con la faccia insanguinata. A quanto si apprende non avrebbe ancora sporto denuncia alla polizia per l’aggressione subita.
Altri due uomini sono stati poi resi bersaglio di sedie afferrate da un locale e lanciate contro di loro dopo che si erano lamentati della manifestazione. Anche su questo episodio stanno cercando di fare luce le forze dell’ordine.