Bologna, 4 aprile 2024 – Comune e Governo uniti nella condanna dei violenti (foto) che ieri hanno animati gli scontri al parco Don Bosco (video). L’assessore ai Lavori pubblici Simone Borsari, il viceministro ai Trasporti Galeazzo Bignami e il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni condannano senza appello chi ha usato la violenza contro le forze dell’ordine. Poi, però, le posizioni si dividono sulla lettura politica dei fatti.
"Si possono affermare le proprie ragioni e farsi sentire senza violenza – dice Borsari –. Fermare un cantiere di una scuola pubblica e occupare un parco impedendo ai cittadini di usarlo non è ammissibile. Lo dico con grande amarezza, perché la violenza non è mai la strada da percorrere. Temo che gli scontri di oggi (ieri, ndr) siano un epilogo già scritto da tempo e deliberatamente cercato da alcuni occupanti". Borsari fa un’analisi "amara" dei fatti, che si chiude con l’auspicio "di poter voltare presto questa brutta pagina", invitando di nuovo "gli occupanti a lasciare il parco e a non ostacolare le attività di un cantiere che si svolge nell’esclusivo interesse pubblico".
Borsari osserva come venga "il sospetto che il rifiuto anche della sentenza del Tribunale sia l’ennesimo espediente per bloccare i lavori della nuova scuola e imporre la volontà di pochi a scapito della comunità intera". Di fatto, rileva come sia "evidente a tutti che gli alberi sono solo un pretesto utilizzato da alcuni per provocare violenza". Tanto è vero che, "quando sei lì con i bastoni e incappucciato e cerchi lo scontro con le forze dell’ordine, è chiaro che l’obiettivo è un altro. Non possiamo accettare questo metodo: i bambini e la comunità intera non si meritano questo vergognoso spettacolo". Infine i ringraziamenti del sindaco sia "agli operai e alle forze dell’ordine che hanno dovuto gestire una situazione complessa, così come ai cittadini del quartiere".
“Quanto avvenuto al parco Don bosco rappresenta l’ennesima dimostrazione dell’incapacità di questa amministrazione comunale di favorire un dialogo e un confronto costruttivo tra le anime della città – attacca Bignami (FdI) –. Oggi ne fanno in particolar modo le spese gli agenti delle forze dell’ordine a cui va tutta la nostra vicinanza, condannando ovviamente le violenze a cui sono stati sottoposti. L’evidente disparità di trattamento che il Comune riserva tra amici e non amici purtroppo alimenta un clima di contrapposizione pericoloso per Bologna".
Durissimo sottosegretario all’Interno Nicola Molteni: "Massima solidarietà ai numerosi agenti delle forze dell’ordine contusi dopo le vigliacche aggressioni subite a Bologna. Ciò è inaccettabile e deve essere condannato senza ambiguità da tutte le compagini politiche".
Per il segretario del Pd Enrico Di Stasi "ciò che è avvenuto non è accettabile. Per il Pd l’uso della violenza contro i lavoratori e le forze dell’ordine va condannato fermamente. Biasimo, per gli esponenti di destra che hanno flirtato con questi gruppi violenti". Fd’I in Consiglio comunale esprime "solidarietà agli agenti" e mette in relazione lo sgombero con Labas: "Ora ci attendiamo da Lepore la stessa solerzia nel far rispettare la sentenza del Tar che ha annullato l’assegnazione a Labas dell’immobile di vicolo Bolognetti", scrivono i consiglieri.
Coalizione civica contesta invece le forze dell’ordine: "Non crediamo nella repressione del dissenso attraverso i manganelli che non sono mai un’accettabile risposta a chi manifesta. Questa gestione dell’ordine pubblico è inaccettabile".
Per Silvia Zamboni , capogruppo Europa Verde e vice presidente Assemblea legislativa Emilia-Romagna, "lo sgombero dell’area resta però una pagina non edificante, tanto più perché chi protestava lo faceva in difesa di alberi".