REDAZIONE BOLOGNA

Scontri a Bologna, due denunce. Danneggiamenti in Galleria Cavour, è caccia agli autori

Le cariche e i disordini durante il corteo dei riders e degli antagonisti contro il nuovo Dpcm: vetrine rotte e imbrattate

Il corteo dei riders e degli antagonisti in via d'Azeglio (Foto Schicchi)

Il corteo dei riders e degli antagonisti in via d'Azeglio (Foto Schicchi)

Bologna, 8 novembre 2020 - Due denunce e indagini ancora in corso da parte della questura per identificare gli autori dei danneggiamenti e degli imbrattamenti avvenuti sabato sera in Galleria Cavour, il salotto dello shopping della città, quando il corteo dei riders, che insieme agli antagonisti protestavano contro il nuovo Dpcm e il contratto firmato dall'Ugl e l'aggravarsi delle loro condizioni di lavoro in questa seconda ondata dell'emergenza Covid, è degenerato in scontri con la polizia.

Le foto dei danni in Galleria Cavour

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Il focus Scontri a Bologna, tensione al corteo contro Dpcm. Vetrine imbrattate in Galleria Cavour - Manifestazioni e shopping: il centro ‘assediato’

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Ieri sera sono state fermate due persone, che dopo l'identificazione sono state rilasciate e denunciate a piede libero. Si tratta di una donna di 35 anni accusata di resistenza a pubblico ufficiale e un uomo di 41,  accusato di violenza, resistenza e pubblico ufficiale e porto armi ed oggetti atti ad offendere.

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Il sindaco Merola: "La libera protesta non può diventare disprezzo delle norme"

"La libera protesta non può diventare libertà di danneggiare attività di altri e disprezzo delle norme previste contro la pandemia. Condanna da parte mia e della città. Ringrazio le forze dell'ordine per avere contenuto i danni e represso i disordini. Chi protesta stia attento a chi ne approfitta per altri scopi". Queste le parole del sindaco Virginio Merola dopo il blitz in galleria Cavour messo a segno durante il corteo antagonista.

 

L'assessore Aitini: "Manifestare è un diritto, vandalizzare no"

"Ci sono stati diverse manifestazioni pacifiche in queste settimane: dai commercianti, al mondo della scuola e della cultura. Manifestare è diritto e la politica ha il dovere di ascoltare. Purtroppo, invece, ieri alcuni manifestanti, assieme al mondo antagonista, centri sociali e collettivi, hanno vandalizzato galleria Cavour, travolto una guardia giurata, imbrattato vetrine e lanciato bottiglie di vetro. La condanna rispetto a questi facinorosi deve essere totale e chi protesta pacificamente deve fare attenzione a chi approfitta di questi eventi con altri scopi. Grazie alle forze dell'ordine e alle tante cittadine e cittadini che stanno attraversando tante difficoltà in questi mesi così difficili e che capiscono bene che non è creando problemi ad altri lavoratori, che si possono trovare soluzioni". Lo ha scritto su Facebook l'assessore alla Sicurezza del Comune di Bologna, Alberto Aitini, in merito alla manifestazione dei rider di ieri pomeriggio poi degenerata in scontri.

 

Il magistrato: "Con gli antagonisti nessun dialogo da decenni"

"Ennesima bravata in pieno centro dei cosiddetti antagonisti, sulla consapevolezza 'politica' del gesto dei riders ho forti dubbi. Stavolta il Palazzo d'Inverno da assaltare é stata la Galleria Cavour, il salotto buono della città. Lanci di vernice, confusione, forze dell'ordine super impegnate in un fuggi fuggi generale. Per costoro sono irritanti le sfavillanti vetrine della Galleria ed è troppo complesso per loro prendere atto che dietro ci sono posti di lavoro, indotto economico che, in tempi di crisi da Covid, permette a tante famiglie di vivere".

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Questo il commento del sostituto procuratore generale Valter Giovannini ai disordini di sabato pomeriggio in centro a Bologna. "Ogni pretesto è buono per fare 'casino'. Stavolta - prosegue l'ex procuratore aggiunto che si è occupato per anni di sicurezza e ordine pubblico - l'occasione è stata il Dpcm, in futuro sarà altro. Sono decenni che con gli antagonisti non si riesce a dialogare. Un esempio per tutti le occupazioni di immobili pubblici e privati reiterate per molti anni e temo che così sarà per chissà quanto altro tempo".