Bologna, 2 agosto 2024 – È stato ritrovato all’alba di ieri privo di vita il novantenne di Zola di cui la famiglia non aveva più notizie dalla mattina di mercoledì. L’uomo si era allontanato a bordo della propria auto. Dopo alcune ore di incertezza, in assenza di risposta anche ai numerosi tentativi di contatto telefonico, i famigliari si erano rivolti alla stazione dei carabinieri di Zola segnalando la situazione che coinvolgeva il loro anziano congiunto. In breve volgere di tempo dopo l’allarme, la macchina della protezione civile si è messa in moto coinvolgendo decine di operatori: carabinieri, vigili del fuoco, Croce Rossa, protezione civile, pubblica assistenza, polizia locale. Il raggio di ricerca dalla sera e poi per tutta la notte si è progressivamente ristretto sulla base della localizzazione fornita dalla cella agganciata dal segnale del telefono dell’anziano e l’utilizzo di droni in dotazione al corpo dei vigili del fuoco.
La zona battuta a tappeto è stata quella che si sviluppa lungo l’asta fluviale del Reno tra Casalecchio e Sasso Marconi, da Pontecchio ai laghetti del Maglio e poi a nord lungo la strada ex Sapaba.
Le ricerche sono iniziate intorno alla mezzanotte di martedì e si sono protratte per circa due ore, quando il corpo senza vita dell’uomo è stato ritrovato. Erano le due di mercoledì. L’auto dell’anziano era nella zona dei laghetti del Maglio, che si trovano alla periferia del quartiere San Biagio di Casalecchio, in un punto leggermente nascosta. Le portiere dell’auto erano aperte e l’uomo era seduto sul sedile posteriore. Nella ricerca sono state utilizzate anche le unità cinofile della Croce Rossa e sono stati proprio i cani a intercettare per primi il mezzo.
Secondo i primissimi accertamenti effettuati sul corpo dell’uomo non ci sono segni di violenza, ma le esatte circostanze del decesso non sono note anche se non si hanno elementi per ipotizzare cause diverse dalla morte naturale.
Naturalmente tutte le indagini del caso sono in corso, affidate ai carabinieri, anche per capire se l’uomo fosse solo o meno al momento del decesso, visto che le ragioni dell’allontanamento da casa non sono note ai familiari che si sono immediatamente attivati per rintracciarlo, allertando subito dopo le forze dell’ordine dato che l’anziano non rispondeva alle chiamate. Non è noto nemmeno se l’uomo soffrisse di qualche patologia per la quale il grande caldo che sta attanagliando da giorni tutto il Bolognese (le temperature hanno sfiorato i 40 gradi) possa avere avuto un’influenza sul decesso dell’uomo.