Oggi sciopero al liceo artistico Arcangeli. A incrociare i libri non sono i docenti, ma gli studenti del Kollettivo Isart. A scatenare la protesta – che, peraltro, registra l’adesione dei collettivi del Fermi e del Copernico – è il quinto modulo di bioedilizia, montato con altri quattro dalla Città metropolitana per fare fronte al boom di iscritti nel liceo di via Marchetti.
Mentre quattro moduli sono installati nel giardino interno, il quinto dà su via Marchetti. Basta che uno passi di lì, salga la scaletta, apra la porta et voilà entra in classe. "Per motivi di sicurezza di studenti e docenti, insieme alla Città Metropolitana (padrona di casa, ndr), è stato deciso di recintare l’area", spiega la preside Maria Grazia Diana. Tant’è la levata di scudi del Kollettivo Isart, ma non degli studenti rappresentanti di Istituto.
Il Kollettivo annuncia di "volersi riprendere" quelli che sono "i nostri spazi. La recinzione mette a rischio la sicurezza all’interno della scuola perché chiude il più importante punto di raccolta in caso di evacuazione senza che ci venga data un’alternativa".
All’uscita, inoltre, "i ragazzi sono obbligati a convergere verso una sola uscita creando ulteriore confusione". Nel frattempo, siccome la Città metropolitana sta cambiando gli infissi al liceo. ha ‘requisito’ un’area per depositare i materiali. Anche questo non è andato giù al Kollettivo perché è lo spazio per la ricreazione.