GIOVANNI DI CAPRIO
Cronaca

Sciopero 17 novembre, a Bologna in quasi 4mila: “In piazza per dare un futuro al Paese”

“Alzare i salari per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici e lavoratori e non prevede nulla per combattere l’evasione fiscale”, ha aperto così il segretario generale di Cgil Bologna Michele Bulgarelli in una piazza del Nettuno piena e tinteggiata di rosso e blu

Sciopero, oltre tremila in piazza Nettuno: "Qui chi lavora e paga tasse"

Sciopero, oltre tremila in piazza Nettuno: "Qui chi lavora e paga tasse"

Bologna, 17 novembre 2023 – “Per alzare i salari, per estendere i diritti e per contrastare una legge di bilancio che non ferma il drammatico impoverimento di lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati e non offre futuro ai giovani, non fa nulla per la sicurezza sul lavoro, ha peggiorato la riforma Fornero e non prevede nulla per combattere l’evasione fiscale”, ha aperto così la manifestazione di Cgil e Uil, Michele Bulgarelli, segretario generale di Cgil Bologna, in una piazza del Nettuno piena e tinteggiata di rosso e blu per la prima giornata di sciopero nazionale, insieme a migliaia di studentesse e studenti e tutto il settore della conoscenza, e i settori dei trasporti, delle poste e degli enti pubblici.

Il richiamo sindacale nasce “per dare un futuro a questo Paese, per difendere la Costituzione e il nostro diritto allo sciopero. Le aggressioni del ministro Salvini hanno fatto scattare in noi un moto di orgoglio”, continua Bulgarelli. Infatti, lo sciopero, arriva dopo le polemiche di questi giorni per la precettazione decisa dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, attaccato ai sindacati e definito questa mattina “Precetto La Qualunque”. Per il settore trasporti durerà 4 ore, dalle 9 alle 13, mentre resterà di 8 ore per le altre categorie: scuola e pubblico impiego, servizi ambientali, sanità e poste.

Il tema che alimenta la piazza è la manovra di bilancio, che sia Bulgarelli che Marcello Borghetti, segretario Uil E-R, hanno definito “ingiusta e sbagliata”. “Una manovra che neanche loro riescono a difendere, infatti spostano l’attenzione sulla riforma istituzionale per distrarre la massa”, dice Bulgarelli.

“Uno sciopero di merito, non politico, che parla di problemi reali e chiede confronto, per far capire al governo che esiste un paese sofferente e in una drammatica situazione sui redditi. La manovra di bilancio non affronta la perdita di potere di acquisto, ripropone un taglio contributivo già proposto anno scorso, e quindi tra dicembre e gennaio non ci sarà 1€ in più per i nostri lavoratori, non parla dell’evasione, nessuna politica industriale, nessun miglioramento delle condizioni dei giovani e si fa cassa sulla previdenza”, commenta Borghetti.

Alla manifestazione erano presenti anche alcune cariche istituzionali del Comune e della Regione, come la segretaria provinciale del Pd, Federica Mazzoni, che ha definito la manovra come “contro i fragili, contro i giovani, contro le donne e contro chi lavora. Un governo che di fatto non migliorerà di nulla i servizi per i cittadini e cittadine e che non contrasta l’evasione fiscale. Molto grave, anche, che non ci siano ancora risposte sul tema della povertà educativa e su donne e bambini".

Sul palco sono saliti anche i delegati di Cgil e Uil per i settori dei trasporti, della scuola e dell’università, delle poste e degli enti pubblici. “Per il Comune, in alcuni quartieri, già ieri sapevamo che 7 asili nidi su 10 sarebbero stati completamente chiusi. Negli enti locali la situazione è tragica, c’è un esodo delle funzioni verso il centro a causa degli stipendi bassi”, ha dichiarato Loredana Costa, delegata del Comune Uil-Fpl.

Il 24 novembre sciopereranno le regioni del Nord e i sindacati hanno danno appuntamento alle ore 9 in piazza XX settembre con un corteo che si concluderà in Santo Stefano. Le prossime giornate di sciopero saranno lunedì 20 in Sicilia, il 27 novembre in Sardegna e il 1° dicembre nelle restanti regioni del Sud.