REDAZIONE BOLOGNA

Scintille sull’aeroporto. I dem: "Tagliare i sorvoli". Bignami scende in campo: "Difendo il Marconi"

Bologna, la proposta di Gieri: "Possibile una riduzione senza danneggiare lo scalo". Ma il viceministro: "Asset strategico, demagogia che danneggia Bologna".

L'ex assessora comunale Virginia Gieri e il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Galeazzo Bignami

L'ex assessora comunale Virginia Gieri e il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Galeazzo Bignami

Bologna, 8 novembre 2024 – Adesso basta". Il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Galeazzo Bignami, difende l’aeroporto di Bologna, nel mirino del centrosinistra per il rumore prodotto dallo scalo a causa dei frequenti sorvoli della città. L’aeroporto Marconi, afferma il viceministro di Fratelli e leader locale d’Italia, "è un asset strategico per lo sviluppo e la produttività e tutte le realtà dell’Emilia-Romagna che ne riconoscono la rilevanza per lo sviluppo di tutto il nostro territorio".

Il governo, assicura Bignami, "difenderà questa infrastruttura che deve rendersi certo compatibile con il contesto urbano e sociale in cui si trova, ma rimanendo centrale nel sistema produttivo. Prese di posizione incompetenti e demagogiche delle sinistre danneggiano Bologna, la Regione e l’intero sistema economico produttivo del territorio".

Lo scontro si è acceso di nuovo ieri, quando la ex assessora comunale Virginia Gieri, in lista con il Pd alle regionali del 17 e 18 novembre, ha sollevato nuovamente il tema del rumore aeroportuale, definendo "priorità" l’eliminazione di due terzi dei sorvoli sulla città attraverso lo sfruttamento pieno delle due piste anche di giorno.

"Mentre l’aeroporto Marconi continua a battere record di passeggeri, i sorvoli della città sono ormai nell’ordine del centinaio al giorno, con migliaia di bolognesi che chiedono maggiore attenzione per la loro salute e il loro diritto a vivere e riposare", è l’affondo di Gieri in un post. "A fronte di questo grande disagio – prosegue la ex assessora comunale nel capoluogo – si parla molto di virate anticipate per gli aerei in decollo, di mitigazioni ambientali, si pone il (giusto) tema del riequilibrio fra gli aeroporti a livello regionale", battaglia fatta propria anche dal candidato presidente Michele de Pascale: "Tutti temi interessanti, ma di contorno", avverte Gieri. "C’è un macigno grande come una casa che attende di essere affrontato e rimosso. Lo studio di Enav che sancisce la possibilità di usare solo il lato ovest (operando per ‘piste opposte’) per gestire fino a 14 movimenti/ora, e l’elaborazione dei dati 2023 effettuata dal consigliere Giuseppe Paruolo, dimostrano in modo chiarissimo che, se lo si volesse, si potrebbero evitare i due terzi dei sorvoli attuali della città: subito, nelle attuali condizioni, senza minimamente impattare sull’operatività aeroportuale. Questa è dunque la priorità".

La battaglia politica si è infiammata. Per il leghista Matteo Di Benedetto, a sua volta candidato per le regionali, il Pd fa una vera e propria "guerra a Bologna" per le dichiarazioni sul rumore dell’aeroporto Marconi. "La sinistra vuole tagliare i voli? Proposta irricevibile che mette a rischio il nostro tessuto commerciale, non solo quello legato al turismo ma anche la componente produttiva – afferma Di Benedetto –. Ci opporremo in maniera ferma a ogni misura involutiva e ideologica". Controreplica del Pd a stretto giro, con la stessa Gieri e il collega candidato Francesco Critelli: "Anche in questo caso, la destra strumentalizza cercando di lucrare un vantaggio elettorale". Il punto, secondo i due democratici, è un altro: "È vero o o meno che si potrebbero evitare due terzi degli attuali sorvoli diurni senza minimamente ledere l’operatività (e dunque l’importanza commerciale e strategica) dell’aeroporto? Se ciò è falso, il governo lo dimostri. Se invece, come crediamo, è vero, allora si tratta di una richiesta del tutto ragionevole per ‘rendere l’infrastruttura compatibile con la città’, obiettivo che a parole fa suo lo stesso Bignami".