
L’attore con Lorella Cuccarini da domani all’Europauditorium con ’Aggiungi un posto a tavola’: "In scena la voce di Garinei"
È un cataclisma emotivo e meteorologico quello che ormai da più di mezzo secolo tira i fili di ’Aggiungi un posto a tavola’, in scena all’Europauditorium da domani al 2 marzo con Giovanni Scifoni nei panni di don Silvestro e Lorella Cuccarini in quelli di Consolazione. La regia è di Marco Simeoli, che interpreta pure il sindaco Crispino, mentre Sofia Panizzi si accolla il ruolo Clementina, Francesco Zoccaro di Toto e Francesca Nunzi di Ortensia in una brillante girandola di passioni, raggiri e amori raccontati dal testo che Jaja Fiastri ha attinto nel ‘74 dal romanzo ’Dopo di me il diluvio’ di David Forrest consegnandolo alle musiche di Armando Trovajoli.
Scifoni, passare dal saio del poverello di Assisi indossato in ’Frà-San Francesco la superstar del Medioevo’ al clergyman di Silvestro dev’essere stata una bella avventura.
"Effettivamente qualche dubbio l’ho avuto. All’inizio mi sono sentito un po’ abusivo, perché non sapevo cosa avrebbe potuto portare in più la mia presenza ad un capolavoro come ‘Aggiungi un posto a tavola’. Poi ho capito che a volte l’attore non deve far altro che mettere in moto un meccanismo. Che nel caso di una commedia musicale così è la storia, un ingranaggio narrativo che funziona alla perfezione".
Come quello di un cronometro.
"Visto dall’alto, il doppio palco girevole che si muove in senso orario e antiorario assomiglia veramente al quadrante di un enorme orologio su cui noi attori diventiamo la corona, la molla, i ruotismi, il bilanciere che servono a farlo funzionare".
Tutti gli attori che si sono calati nei panni di don Silvestro hanno pagato uno tributo alla famiglia Guidi. Perché il ricordo di Johnny Dorelli in quel ruolo è incancellabile. E se il figlio Gianluca per ovvi motivi lo evocava, gli altri no.
"Garinei e Giovannini il loro don Silvestro l’hanno concepito su di lui, mandando in scena la persona prima ancora del personaggio (726 repliche tra il 1974 e il 1990 - ndr). Però i tempi cambiano e bisogna in qualche modo trovare uno stile diverso. In fondo in quel ruolo non si sono avvicendati poi in tanti; oltre alla famiglia Guidi, solo Giulio Scarpati e Gabriele De Guglielmi. Silvestro è spettatore, prima che attore, perché la narrazione lo circonda di personaggi estremi come la prostituta Consolazione, il cafone Toto, il Sindaco opportunista, e tiene i fili della storia stando sempre un passo indietro, perché tutto accade nonostante lui".
E poi c’è la Cuccarini.
"La Consolazione di Lorella è una prostituta un po’ meno popolana rispetto ad altre, come quella, vedi Marisa Laurito ad esempio, ma radiosa, piena di energia e vitalità".
Questa edizione è pure un omaggio ad Enzo Garinei, scomparso nel 2022 a 96 anni.
"Assolutamente sì. Non per niente, nel finale, abbiamo mantenuto la registrazione della sua ‘Voce di lassù’, come se fosse ancora con noi lì dietro le quinte".