Bologna, 12 maggio 2018 - Robot parlanti al posto di interlocutori umani, droni, costruzioni telecomandate che indisturbate vagano tra i piedi della folla presente. L'edizione 2018, la terza, dello School Maker Day ha, infatti, riempito le futuristiche sale della Fondazione Golinelli di sapienti progetti ideati dalle giovani menti degli istituti scolastici primari e secondari della regione e non solo (c'era, infatti, anche un istituto tecnico di Este, in provincia di Padova). Ieri e oggi trentacinque scuole dell'Emilia Romagna hanno esposto oltre sessanta progetti, spesso più d'uno per scuola, sulle innovazioni digitali.
VIDEO / Tutti i progetti dei ragazzi
La prima giornata ha visto la presenza di tre hackathon rivolti agli studenti e la seconda giornata, invece, è stata adibita, dalle 9.30 alle 18, all'esposizione dei progetti. Le tre sale della fondazione Golinelli si sono riempite di tavoli su cui ogni gruppo di lavoro ha completato il progetto rendendolo funzionante e visibile al pubblico. Genitori fieri ed esultanti, compagni di classe dei partecipanti, maestre e tanti curiosi si sono così avvicendati, durante la giornata di oggi, tra i progetti alla scoperta di tante novità e, sopratutto, di nuove conoscenze.
I progetti, dalle tematiche varie e scelte dai giovani ideatori, sono stati accomunati da creatività, artigianato e digitalizzazione. C'è chi ha scelto di concentrarsi sulla regione Emilia Romagna, ideando un plastico interattivo che, tramite QR code, sia in grado di indicare quali prodotti eno gastronomici appartengono alle varie città e c'è chi, invece, ha deciso di lanciarsi in un progetto a sfondo medico, creando un sistema di sensori orto riparatori per la postura della colonna vertebrale. Una grande maggioranza dei progetti in esposizione ha utlizzato la stampante 3D, ad oggi disponibile in alcuni istituti scolastici e usufruibile, dunque, dagli studenti e molti hanno, invece o inoltre, scelto di sfruttare le competenze di Arduino, una piattaforma hardware composta da una serie di schede elettroniche, dotate di microcontrollore.
Non è stato 'scelto' solo il campo scientifico, però, come fil rouge dei progetti: c'è anche, infatti, chi ha deciso di creare una radio con tanto di podcast, chi ha ideato una bicicletta stabile ricarica cellulare e chi, con stampante 3D e bigiotteria, ha creato collane e gioielli ispirate a celebri serie TV. Le menti del futuro, dai sei ai diciotto anni, hanno, dunque, ideato novità sia per uso quotidiano che per uso scientifico, mettendo insieme talento, ingegno ed inventiva.
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