Via Andrea Costa, la storia di Simona Cattani titolare del bar Venezia

Simona Cattane titolare del bar Venezia

Simona Cattane titolare del bar Venezia

In via Andrea Costa la giornata scorre tra chi spala il fango, chi si appella al cielo e chi sistema fuori dal negozio mobili e utensili da buttare. Nel cuore della strada falcidiata, tra le vie Scota e Breventani, al bar Venezia c’è anche il sindaco Matteo Lepore: si è fermato un attimo per un caffè e una sosta in bagno, prima di riprendere il sopralluogo. Simona Cattani, titolare della pasticceria, lo accoglie e spende qualche minuto per spiegare la situazione. Poi si rimette dietro al bancone, mentre un dipendente cambia il pezzo di cartone davanti all’ingresso usato come ‘zerbino’, ormai distrutto. "Abbiamo una marea di danni, siamo riusciti a ripristinare la parte davanti del bar e un po’ i laboratori, in maniera da riaprire subito, perché – scandisce a gran voce – le attività vanno aperte. Al piano di sotto abbiamo due metri di acqua, prevediamo almeno 15-20mila euro di danni. È una guerra". Anche a maggio del 2023 il Ravone bussò prepotentemente alla porta del bar Venezia: allora l’acqua arrivò sfondando una paratia sul muro, questa volta si è ‘mangiata’ tutti i locali interrati. Cattani fa strada nel buio, con la torcia in mano, e mostra il livello del Ravone ancora ben impresso sul muro e i bagni completamenti infangati. "Sì, anche l’anno scorso avevamo avuto un accenno di tutto questo – chiude la titolare –. Le autorità competenti ci hanno detto che il palazzo era stato messo in sicurezza, ma siamo ancora qua. Sono preoccupata soprattutto perché, sopra di me, ci sono sei piani...".

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