Bologna, 10 maggio 2021 - Le scarpe Lidl, finalmente. Feticcio per gli sneakerheads (i malati di scarpe da ginnastica), trofeo da esibire agli amici, oggetto da brandire sui social, con quei colori così sparati da essere più che instagrammabili, ma soprattutto croce e delizia dei rivenditori di scarpe di mezzo mondo: la nota catena di supermercati tedeschi ha rilasciato la seconda release di scarpe, dopo che qualche mese fa il lancio della calzatura (insieme con calzini e ciabatte) si era trasformata in un momento di follia globale. Con annesse critiche e bordate social.
E anche stamani non è andata tanto diversamente, con code e resse in quasi tutti i punti vendita. A Imola, come a Bologna tra via Libia, via Larga e Croce Coperta: in pochi minuti i cestoni sono stati svuotati. Ma noi siamo riusciti ad acquistarle, in due punti vendita. Ecco come.
Sveglia all'alba, per essere nei market di Imola in zona Ospedale Nuovo e a Croce Coperta alle 7. In un caso c'erano già persone in fila, nell'altro no. Ma in pochi minuti iniziano ad arrivare appassionati e umanità diverse: nonni in azione per i nipoti (addormentati e poco vogliosi di fare la fila), reseller pronti a scattare come Usain Bolt per comprare a 12.99 euro scarpe che potranno essere piazzate a oltre 100 euro sul web, semplici appassionati o compratori interessati più al prezzo minimale della sneaker che alle teorie sul cobranding.
L'importante è non mollare la fila, gestire il distanziamento e controllare la tipica abitudine italiana del furbetto del... carrellino che cerca di superarti in curva come Verstappen nel Gp di Formula 1. Quando mancano dieci minuti alle 8 a Imola ci sono già una cinquantina di persone, a Bologna un po' meno. Si aprono le porte, sembra la corsa campestre delle scuole medie: sportellate, corsie percorse in un amen e alla fine le più sveglie sono le signore che stavano dietro di noi e azzeccano la corsia giusta. Manate nei cesti (e qui salta il distanziamento, senza alcun controllo, ma per la sneaker-mania cade tutto per un attimo) e scarpe arraffate a grappoli di 3-4. Alle 8.09 sono esaurite, gli store registrano ancora file, ma gli avventori non avranno successo. Chi ha trovato le sneakers, pare uscire dagli store come nel finale di 'Jules t Jim', con una corsa liberatoria.
L'operazione di Lidl fa leva su quello che è stato definito scarcity marketing, il famoso 'fino a esaurimento scorte' che scatena i compratori allarmati per il timore di non trovare il pezzo pregiato. E in effetti le scarpe erano un centinaio al massimo per negozio. "Metterò annunci su Depop, Vinted, Etsy e eBay - ci dà una dritta il resller con cui abbiamo appena stretto amicizia -. Parto con le scarpe a 100 su Depop, l'altra volta le avevo piazzate a 200 ma stavolta ci sarà un po' meno hype. Il pubblico di riferimento? Trenta-quarantenni. Hanno i soldi e rispetto ai ragazzini sono più incuriositi dal brand". Le nostre? Le calziamo e, beh, non vanno esattamente come un guanto. Ma per 12.99 euro, o per un reselling, si passa sopra molte cose.