FRANCESCA DELVECCHIO
Cronaca

Saturimetro, come funziona e perché è importante averlo in casa

Permette di controllare il proprio stato di salute e di evitare inutili corse in ospedale, ma bisogna conoscere bene il significato dei valori. Viaggio nelle farmacie

Il saturimetro misura il livello di ossigeno nel sangue

Bologna, 16 novembre 2020 - Il saturimetro è un apparecchio che serve a misurare la quantità di ossigeno del sangue. Si accende e si mette sul dito come se fosse una molletta. Rileva così il livello di saturazione di ossigeno e le pulsazioni. È uno strumento che si può comprare in farmacia e utilizzare a casa ed è utile per tenere sotto controllo lo stato di salute in particolare in caso di positività al Covid-19.

Infatti, accorgersi di un livello di ossigeno più basso nel sangue fa capire che qualcosa nei polmoni e negli alveoli, dove avviene lo scambio di ossigeno e anidride carbonica con il sistema cardiovascolare, non funziona. Il Sars-CoV-2 può alterare la respirazione e creare un senso di affanno, un peso sul petto.

Se si è stati a contatto con una persona positiva, si è asintomatici oppure si sta aspettando l'esito del tampone, può aiutare poter monitorare da soli il proprio livello di saturazione e avere un saturimetro a casa serve proprio a questo. Nel caso in cui il livello di ossigeno sia basso, si può intervenire rapidamente chiamando il proprio medico di base.

“La concentrazione deve essere superiore al 90-94%. Se è sotto al 90% si deve andare all’ospedale”, rileva la dottoressa Mirzia Ziliani della Farmacia Dalle Due Torri in via San Vitale. “È uno strumento importante da avere a casa, soprattutto in questo periodo. Lo è molto di più del termometro. È importante per tutti, senza limiti d’età. Infatti se una persona si sente in affanno e ha difficoltà respiratorie, può utilizzare il saturimetro a casa. Chiaro che non è da usare indiscriminatamente tutti i giorni, non avrebbe senso”.

“Conta molto misurare il livello di ossigeno nel sangue per evitare la corsa al pronto soccorso”, specifica la dottoressa Bianca Aicardi, della farmacia Aicardi all’angolo tra via Petroni e via San Vitale. “Trovo giusto avere questo dispositivo a casa, perché il Covid è un rischio in cui si può incorrere. I livelli di saturazione del sangue dipendono anche dallo stato del paziente. 97% potrebbe essere un indicatore per una persona sana. 94% per un malato. Se si ha una cifra al di sotto di queste, è necessario avvisare il medico”.

Essere sotto al 95-96% potrebbe essere un sintomo di allarme”, conferma il dottor Cavallari della Farmacia Campo del Mercato in via Augusto Righi. “I medici rilevano utilità nell’avere il saturimetro in casa, perché, in caso di dubbio, si evita di andare in ospedale e permette un aggiornamento costante tra paziente e medico, optando anche per i controlli a domicilio. È uno strumento che può essere utile anche per gli attacchi d’ansia. Essere in uno stato di agitazione o di preoccupazione può far andare in affanno e provocare problemi di respirazione. Ciò non significa di avere il Covid e con il saturimetro l’allarme si spegne”.

La dottoressa Chiara Brunelli dell’Antica farmacia dei servi in Strada Maggiore, invece, crede che sia utile solo “per chi ha l’infezione in atto, altrimenti non ha senso usarlo”. Per esempio, se una persona sta aspettando di fare il tampone o l’esito e non è stata ancora visitata dal medico, può avvalersi del saturimetro per tenere sotto controllo il suo stato di salute.

Questo dispositivo, dal costo di circa 40-50 euro, è stato molto richiesto nelle ultime settimane. “Ne avevamo 50 e nel giro di due settimane li abbiamo quasi finiti, ce ne sono rimasti sedici”, racconta Cavallari. “Molti poi fanno l’accoppiata con il termoscanner”. Avere questi due strumenti in casa permette la rilevazione dell’ipertermia, che se associata a uno sforzo respiratorio, fanno intuire se si tratta di una semplice influenza o no.

Brunelli conferma: “Ne abbiamo venduti 20 nel giro di quattro giorni e in poco tempo abbiamo finito le scorte. C’è molta richiesta. Ne arrivano ancora ma da una ditta esterna, perché i magazzini farmaceutici sono vuoti”.

“La richiesta c’è, ma non è esagerata”, dice la dottoressa Ziliani. “Ci sono appena arrivati i saturimetri, ma ci sono voluti 15-20 giorni prima che arrivassero, perché le scorte sono in esaurimento”.

“I fornitori non hanno scorte, ma credo non sia così importante averlo in casa”, afferma la dottoressa Elena Tinti della farmacia SS. Annunziata di via degli Orefici. “Può essere uno strumento utile, ma può essere anche motivo di panico per le persone, se non conoscono bene lo strumento e il significato dei valori”.