
Giorgio Tabellini, patron del gruppo
I dazi Usa in Europa colpiranno anche il settore delle protezioni per macchine utensili. In questo comparto opera il Gruppo Pei di Giorgio Tabellini. "Come tutti coloro che lavorano sia all’estero che in Italia, i dazi saranno un problema, ma ancora dobbiamo quantificare quanto incideranno sull’azienda", racconta Tabellini. È vero anche che "negli States tante realtà di questo tipo sono sparite. Imponendo dei dazi, i nostri prezzi aumenteranno, così come quelli delle altre imprese europee produttrici di sistemi di protezione per macchine utensili. Infatti, non avendo una produzione interna saranno costretti a comprare nel Vecchio Continente o in Oriente, andando a spendere molto di più", sottolinea Tabellini.
Di conseguenza, per questo specifico caso, il danno è più "per loro che per noi".
E ci sarà una forte "competizione tra Asia ed Europa su chi fornirà il mercato a stelle e strisce", dice Tabellini, ricordando che questa è una situazione atipica perché è un settore dove gli Usa non hanno un forte mercato interno. Nel ramo che riguarda la creazione di dispositivi di tutela sul luogo di lavoro, "credo sia una scelta perversa e sotto certi aspetti incomprensibile quella di imporre tasse doganali", attacca Tabellini. In generale, "ipotizzare di costruire negli Usa è un processo che richiede degli anni, ci vuole del tempo e della formazione sul campo".
Il Paese guidato da Donald Trump ha "un dominio nel settore tecnologico, in hardware e software ad esempio. Viggiano a una velocità impensabile. Per questo credono che sia possibile replicare quel modello anche in branche più specifiche come quella delle protezioni per le macchine utensili", afferma. La "scuola" statunitense ha anche dei vantaggi. Tabellini, allora, esamina quelli che sono i problemi delle imprese italiane: "Se vogliamo competere con un mercato come quello americano dobbiamo ingrandire le aziende", sottolinea. La manifattura emiliano-romagnola è formata perlopiù da piccole e medie imprese, quindi "bisogna aumentare la propria dimensione grazie a investimenti, formazione o comprando le piccole imprese", racconta ancora Tabellini. In futuro, infatti, secondo Tabellini, le realtà manifatturiere minori andranno in difficoltà: "Occorre convincersi che la soluzione è investire in questa direzione", chiude.
Giovanni Di Caprio