"Un’amministrazione con un minimo di buon senso avrebbe spento le telecamere. In questo modo, invece, la situazione è sfociata nella più totale disorganizzazione: 662 verbali da archiviare, che comportano a ogni modo dei costi per le spese di notifica delle multe e una perdita di tempo per i dipendenti". È Samuela Quercioli, capogruppo di ‘Bologna Ci Piace’, a puntare il dito sul ‘caos’ che si è generato a causa della chiusura della corsia promiscua di un tratto di via Marconi, all’intersezione con Largo Caduti del Lavoro, dal 23 giugno al primo luglio scorso. "L’ordinanza – prosegue - prevedeva la collocazione di un cartello riportante l’indicazione di rientrare sulla corsia di destra subito dopo lo spartitraffico e la presenza di un moviere. Ma con il traffico che interessa quella via, è impensabile aver gestito la situazione in quel modo. Ho già presentato un’interrogazione auspicando che l’amministrazione, anche in questo caso, annulli e provveda al rimborso delle sanzioni già pagate dai cittadini".
Giorgia De Cupertinis