MONICA RASCHI
Cronaca

Sant’Orsola, i cantieri ‘bloccano’ le ambulanze. La Croce Rossa: “Non riescono a passare"

L’allarme: "Un’impresa arrivare al Pronto soccorso pediatrico. Problemi anche per quello generale: i tempi erano già lunghi prima, con la chiusura di via Zaccherini Alvisi, adesso non sono più prevedibili"

I lavori in via Masserenti hanno eliminato la preferenziale per i mezzi di emergenza

I lavori in via Masserenti hanno eliminato la preferenziale per i mezzi di emergenza

Bologna, 28 agosto 2024 – Il Sant’Orsola ’accerchiato’ dai cantieri, tanto che le ambulanze faticano ad arrivare al Pronto soccorso pediatrico, ma in generale ad accedere a tutti i padiglioni del complesso ospedaliero.

Il grave problema viene segnalato da chi ogni giorno è a bordo dei mezzi e deve arrivare nel più breve tempo possibile all’interno dell’area di urgenza per i più piccoli, il cui accesso è in via Massarenti, ma anche nel Pronto soccorso per gli adulti, nel quale di entra da via Albertoni.

"Le difficoltà di transito, anche per i mezzi di emergenza, ci sono da mesi ma questa mattina (ieri, per chi legge) raggiungere il Sant’Orsola è stato veramente complicato – raccontano dalla Croce Rossa di Bologna –, in quanto ci siamo trovati di fronte anche la chiusura di via Zaccherini Alvisi: andare nel Pronto soccorso pediatrico è stato veramente complicato. Via Massarenti non ha più la corsia preferenziale e il ponte di via Libia è chiuso. Non si sa come raggiungere l’ospedale: resta via Mazzini che sappiamo tutti essere una strada strettissima oltre che estremamente trafficata, poi la deviazioni in Pelagio Palagi e su via Massarenti con i problemi che abbiamo già detto. Gli spazi per passare, anche se hai un mezzo di emergenza, sono un problema serio perché non ci sono: le auto non sanno dove mettersi".

Gli operatori raccontano che anche azionando la sirena e chiedendo spazio, gli altri mezzi non sanno dove spostarsi per dare la precedenza sulla via Massarenti, "mentre nelle altre strade di accesso al complesso ospedaliero, come via Zaccherini Alvisi, ci siamo trovati di fronte le transenne. Crediamo che un ospedale dell’importanza del Sant’Orsola con due Pronto soccorso, uno appunto per i bambini, decine di padiglioni che accolgono ogni giorno centinaia di pazienti che devono arrivare in ambulanza, non possa essere praticamente isolato – affermano –. È vero che i lavori stradali e tutta la cantieristica presente in città è propedeutica a un sistema viario che sarà rivoluzionato e porterà sicuramente benefici quando tutto sarà ultimato. Ma trascorreranno anni e per tutto questo tempo come si fa con i malati?".

E lanciano l’idea di ’corridoi sanitari stradali’ che mettano in sicurezza l’accesso agli ospedali: prevedere sempre vie libere dai lavori dove le ambulanze riescano a passare senza restare imbottigliate.

Se il Sant’Orsola è ’circondato’ non se la passa molto meglio il Maggiore, tra il cantiere del tram in via Saffi, il ponte Lungo chiuso e le strade limitrofe prese d’assalto da traffico urbano. "Il problema non riguarda solo le urgenze – proseguono dalla Cri –, ma anche tutti i trasporti inter-ospedalieri che avvengono quotidianamente per trasferimenti, visite, esami. Un disagio non solo per il paziente che deve stare molto più tempo in ambulanza ma anche per i servizi che scendono di numero. Più tempo stai in fila, meno ne hai per trasportare i pazienti che hanno bisogno".