GIOVANNI DI CAPRIO
Cronaca

Sanità a Bologna, il rettore a de Pascale: “Unifichiamo l’Ausl”

Molari rilancia un tema a lui caro fin dal suo insediamento: “Processo di unificazione che accorpi l’azienda sanitaria della città, Sant’Orsola e Imola, affiancate dal Rizzoli”. Ecco il piano

Il rettore Giovanni Molari e il presidente della Regione Michele de Pascale

Il rettore Giovanni Molari e il presidente della Regione Michele de Pascale

Bologna, 18 dicembre 2024 – “Bisogna mettere mano all’assetto sanitario di Bologna”. Il tema delle aziende ospedaliere e della sanità, è al centro del dibattito non solo cittadino, anche regionale, tant’è che Michele de Pascale, presidente dell’Emilia-Romagna, ne ha fatto il suo cavallo di battaglia in campagna elettorale. E, così come quando si ascolta un vecchio tormentone che non si sentiva da tanto, il rettore dell’Università di Bologna Giovanni Molari, torna su questo argomento a lui caro sin dal suo insediamento.

Il piano di Molari

"Sono più di tre anni che sollecito un lavoro di riorganizzazione dell’azienda ospedaliera bolognese, infatti penso che la crescita della sanità sia possibile solo attraverso un’Ausl territoriale universitaria che accorpi Ausl Bologna, Sant’Orsola e Ausl di Imola, affiancata da un Irccs polispecialistico", il rettore fa riferimento allo Istituto Ortopedico Rizzoli e rincara la dose. Perché un territorio come quello bolognese “necessita di un’organizzazione migliore”, annuncia Molari ricordando che prossimamente vedrà il presidente de Pascale.

Come detto, la proposta di Molari non è nuova, anzi, risale a quando il sindaco era Virginio Merola e il rettore dell’Alma Mater era Francesco Ubertini. In quel frangente, un gruppo tecnico guidato dal professor Gianluca Fiorentini avanzò una serie di proposte. E insieme a loro è iniziato il dibattito per una nuova sanità cittadina, con la medicina universitaria come principale protagonista. Un ritornello che ora Molari torna a cantare.

Infatti, il processo di unificazione a cui più volte ha fatto riferimento l’attuale numero uno dell’Alma Mater "lo abbiamo in casa” ed è quello dell’Ausl Romagna, “un modello di azienda territoriale universitaria d’ispirazione nazionale”, nato oltre dieci anni fa dall’accorpamento delle quattro aziende territoriali preesistenti, che insieme a Unibo firmarono una sorta di accordo di collaborazione.

Un tavolo con de Pascale e Fabi

Sotto le Due Torri, invece, l’ultima unione è quella che ha portato alla nascita dell’Irccs Sant’Orsola, il primo istituto di ricovero e cura a carattere scientifico del territorio, nato pochi mesi dopo l’insediamento della scorsa giunta nel settembre del 2020. Tornando all’attuale esecutivo regionale, Molari avvisa il nuovo assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi: "Come tutti gli altri, verrà valutato sui fatti – dice –. Perché è chiaro come, in primis, serva la volontà politica di intervenire su questo asset dall’enorme potenziale nazionale”.

La speranza di Molari, infatti, è quella di sedersi al più presto a un tavolo con Fabi e de Pascale sul modello unico, "perché in città, in questi anni, abbiamo avuto troppi schemi differenti. Sarà una delle cose su cui possiamo lavorare insieme alla Regione”, afferma rammentando anche l’attenzione che la Regione deve dare “nei prossimi cinque anni all’Ateneo, mettendolo al centro delle sue politiche”.