Bologna, 2 luglio 2024 – Non mancano solo i medici che gli ospedali pubblici e le cliniche private si contendono: la grave carenza riguarda anche infermieri, tecnici di diagnostica e tutto il personale che si occupa di riabilitazione. L’allarme è stato lanciato sia da Anselmo Campagna, direttore generale del Rizzoli e coordinatore tecnico commissione Salute nazionale, che da Stefano Durante, direttore assistenziale del Sant’Orsola, nel corso della commissione Sanità del Comune.
Tanto che, come annuncia Campagna e conferma Durante “al Ministero è in corso una trattativa per far arrivare infermieri dall’India” entro, con ogni probabilità, la fine dell’anno. Il problema della mancanza di medici e personale del comparto sanitario è ormai tristemente nota, “frutto di una programmazione mal tarata per il numero di medici e infermieri che laureano ogni anni – afferma Campagna –. Negli ultimi anni poi diverse borse di studio, per la formazione dei medici, sono andate deserte. Ci sono specialistiche che vengono molto richieste e altre no come medici anestesisti e rianimatori, cardiologi, ortopedici, anatomo-patologi, medici nucleari, chirurghi generali, pediatri ospedalieri: con queste specialità fai poca libera professione, quindi sono meno gratificanti di altre. Così succede i laureandi in alcune discipline fanno la fila mentre sono deserte”. Secondo il direttore generale del Rizzoli “bisogna riprogrammare le specialità dove ci sono le carenze. E sugli infermieri non è che siamo in zona Cesarini: di più. A livello nazionale stiamo cercando, attraverso un accordo, di creare percorsi per fare arrivare qui infermieri anche dall’India”.
L’ortopedia è una delle branche più in sofferenza, nonostante questo il Rizzoli, fa notare Campagna “bene o male, nonostante le fughe verso il privato, si riesce ancora a tenere gli indici di sostituzione. La struttura ha un certo blasone, capacità di formazione, quindi le persone trovano le loro gratificazioni e restano. Le altre strutture fanno più fatica. Ma si sta cercando di allargare le nostre prestazioni su tutto il territorio”.
Il grave problema della mancanza di infermieri, ma anche tecnici di laboratorio, diagnostica, fisioterapisti e tutto il personale del settore della riabilitazione, è ribadito da Durante: “La mancanza di personale sanitario non è solo di tipo economico, riguarda anche le aspettative. Dal 1996 c’è il percorso di laurea ma non si sono concretizzate quegli avanzamenti, anche in termini di autonomia della professione, che erano stati prospettati. Senza contare gli alti costi che ci sono in questa città, soprattutto per quanto riguarda gli affitti”.
Quello che cercherà di fare, dal mese di settembre, il Sant’Orsola, come anticipa Durante è una ‘campagna acquisti’ per infermieri, tecnici, riabilitatori, fisioterapisti. Come? “Puntando sul fatto che al Sant’Orsola si fa ricerca, formazione di alto livello e innovazione, quindi c’è la possibilità di riconoscimenti di carriera e non c’è il pericolo che ti spostino sul territorio. Perché anche questo è un problema per chi viene da fuori regione e sono molti”.
Circa gli infermieri dall’India, Durante sottolinea che “prima dovranno essere inseriti in percorsi in quanto c’è anche il problema della lingua, ma è l’unico Paese in grado di fornire un numero notevole di infermieri, quindi esportarli”.