Bologna, 8 gennaio 2024 – La notizia buona è che, seppure di poco, gli incidenti stradali a Bologna e provincia sono diminuiti passando dai 1.500 registrati nel 2022 ai 1.218 del 2023 (quest’ultimi sono dati parziali della Città metropolitana, ndr ). Di contro, però, la brutta notizia riguarda il numero delle vittime della strada che sono aumentate di otto unità passando dai 56 morti del 2022 a 64 del 2023. Segno più anche per il dato relativo ai feriti, aumentati di tre passando da 80 a 83.
Sono questi, in sintesi, i numeri più rilevanti dell’annuale rapporto Istat sugli incidenti stradali del 2022, mentre per il 2023 i numeri registrati dalle forze dell’ordine non possono ancora essere considerati definitivi.
"Quello che però si evidenzia dai dati della Polizia Stradale del comparto di Bologna e dalla Città metropolitana è che il trend di pericolosità è tristemente in aumento – sottolinea Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale dell’Emilia Romagna -. È un campanello d’allarme e bisogna correre ai ripari con deterrenti di velocità e più pattugliamenti delle forze dell’ordine sulle strade".
Infatti, continua Mauro Sorbi, "distrazione e velocità sono le prime cause degli incidenti sia sulle strade cittadine che su quelle extraurbane". "La mancanza di attenzione alla guida ora non è più dovuta solo ai telefonini – aggiunge il presidente e dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale –, ma ci sono anche i navigatori che fanno perdere la concentrazione sulla strada. E questo viene evidenziato anche dai numeri tanto che, le cosiddette ’sinistrosità autonome’ sono di fatto aumentate del 36 per cento".
Focus sull’età . Il rapporto evidenzia che quasi la metà degli incidenti coinvolge persone di età compresa tra i 30 e i 59 anni (+47 per cento), dato che scende al 31 per cento dai 60 anni in su, fino a un 14 per cento per quanto riguarda l’età compresa tra 0 e 29 anni.
Per quanto riguarda invece le zone più pericolose in ambito urbano gli incidenti avvengono soprattutto all’imbocco delle tangenziali e nelle strade periferiche.
"In provincia, invece – continua il presidente Sorbi –, i rettilinei della Nuova Bazzanese stanno scalzando il triste primato della rete viaria della Bassa".
Infatti proprio sullo ’stradone’ al confine tra Casalecchio e Zola Predosa si sono registrati negli ultimi mesi del 2023 tre incidenti mortali in successione.
"Sulla Nuova Bazzanese - ribatte il presidente Mauro Sorbi - i problemi principali sono due: la mancanza di corsie di emergenza e la scarsa illuminazione".
Ma quali possono essere le soluzioni? Sorbi non ha dubbi: "Strisce sonore, indicatori di velocità lampeggianti e soprattutto più controlli delle forze dell’ordine. Infatti è proprio questo il vulnus – aggiunge – quando un automobilista è conscio che su un tratto stradale non ci sono pattuglie delle forze dell’ordine tende a spingere di più sull’acceleratore. È per questo che ritengo che gli autovelox fissi non siano sufficienti. La psicologa dell’Osservatorio per l’educazione alla sicurezza stradale ha evidenziato questa situazione con poche parole: senza controlli ci si sente padroni della strada e si spinge sul pedale della velocità".