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Sangue no vax, è deciso: "Il bimbo lo operiamo la prossima settimana"

Chiara Gibertoni, direttrice del Sant’Orsola, ha firmato il consenso informato. E il Tribunale sospende la potestà genitoriale

Trasfusione: i genitori hanno chiesto che fosse usato solo sangue da non vaccinati

Trasfusione: i genitori hanno chiesto che fosse usato solo sangue da non vaccinati

Bologna, 11 febbraio 2022 - Tempo scaduto. Il bambino cardiopatico di due anni, residente nel Modenese, per il quale i genitori nei giorni scorsi hanno chiesto per le trasfusioni – necessarie nell’intervento che la patologia del piccolo richiede – solo sangue di persone non vaccinate, sarà operato la prossima settimana. La direttrice generale del Sant’Orsola, Chiara Gibertoni, nominata curatrice speciale dal giudice tutelare di Modena, ha già firmato il consenso informato necessario per procedere all’intervento, che sarà effettuato dalla Cardiochirurgia pediatrica del Policlinico, guidata da Gaetano Gargiulo, mettendo così di fatto in calendario il prima possibile l’operazione, procrastinata a seguito della querelle anche legale di questi giorni.

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INTERVENTO URGENTE "Adesso aspettiamo che ci portino il bambino – afferma Gibertoni –. È un paziente che stiamo seguendo fin dalla nascita ed è da dicembre che i medici cercano di ragionare con la famiglia per arrivare a una soluzione conforme ai loro dubbi, cercando in tutti i modi di informare, spiegare, dare loro tutte le rassicurazioni possibili nel caso di eventuali trasfusioni di sangue, perché l’intervento è ormai necessario". La direttrice non si sofferma molto sul fatto di essere stata nominata curatrice speciale in questo delicatissimo caso, il pensiero va piuttosto "ai clinici che lo hanno in cura e agli sforzi che hanno profuso per cercare di aiutare i genitori a comprendere la situazione".

SCELTA IDEOLOGICA L’intervento è stato spostato il più avanti possibile, ma ormai non è più prorogabile. Da qui la decisione dell’ufficio legale del Sant’Orsola di procedere nei confronti dei genitori del piccolo, fermi nella loro decisione di rifiutare il sangue di persone che sono state vaccinate contro il Covid, presentando tra le motivazioni a sostegno di questa richiesta i "motivi religiosi".

LA DECISIONE DEL TRIBUNALE I tempi stretti per l’intervento e la posizione ferma della famiglia, difesa dall’avvocato Ugo Bertaglia, hanno però aperto uno squarcio legale parallelo all’intervento in sé, che nei giorni scorsi ha fatto pervenire a casa della famiglia del piccolo la notifica – consegnata da parte dei carabinieri del Modenese – della sospensione provvisoria della potestà genitoriale decisa dal Tribunale dei minori di Bologna, dal quale per la tutela ad interim sono stati indicati i servizi sociali modenesi, del territorio in cui la famiglia del piccolo risiede. Il 2 febbraio la Procura per i minorenni aveva presentato il ricorso. Si tratterebbe comunque di un provvedimento provvisorio, ma senza una scadenza precisa, sebbene sia lecito presumere che la durata coprirà l’arco temporale necessario all’esecuzione dell’intervento chirurgico programmato al Policlinico.

Sangue no vax per il figlio, sospesa la potestà genitoriale

GESTIONE DELICATA Da quanto si apprende, l’orientamento dei legali difensori della famiglia del bambino sarebbe rivolto a impugnare quanto deciso martedì dal Tribunale in merito alla potestà genitoriale, mentre in questi giorni che separano il ricovero in ospedale del bambino, ai servizi sociali incaricati spetterà la verifica delle condizioni del piccolo con conseguente relazione al Tribunale. Ma cosa succederà il giorno dell’operazione la prossima settimana?

I TIMORI La paura, espressa dal Policlinico, è che i genitori possano opporsi ’fisicamente’ al trasferimento del bambino al Sant’Orsola per eseguire l’operazione, sebbene dal fronte legale della famiglia questa ipotesi non pare trapelare. La maggiore preoccupazione dei genitori infatti sarebbe quella di potersi recare, comunque, in ospedale il giorno dell’intervento e che quindi la sospensione provvisoria della potestà genitoriale da parte del Tribunale non risulti ostativa in questo senso.