CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Sangue in piazza XX settembre a Bologna. Ferito un uomo a bottigliate. Caccia all’aggressore

Ennesimo episodio di violenza nella zona. La rissa scatenata forse per questioni di droga. La vittima è stata medicata al Maggiore. Indaga la polizia, telecamere dell’area al setaccio.

Sangue in piazza XX settembre. Ferito un uomo a bottigliate. Caccia aperta all’aggressore

Sangue in piazza XX settembre. Ferito un uomo a bottigliate. Caccia aperta all’aggressore

Bologna, 21 giugno 2024 – Ancora sangue in piazza XX Settembre, che non sembra davvero trovare pace. L’ennesimo episodio di violenza si è verificato nella serata di mercoledì, intorno alle 21.30, quando un uomo di origine centroafricana è stato colpito con un coccio di bottiglia alla testa da un altro soggetto, al culmine di una lite. Ad allertare i soccorsi sono state alcune persone presenti al momento dell’aggressione: quando gli operatori sanitari del 118 sono arrivati sul posto, le condizioni della vittima sono sembrate fin da subito serie, ma non drammatiche. L’uomo è stato infatti trasportato all’ospedale Maggiore in codice di media gravità. Nessuna traccia, invece, dell’aggressore: il malvivente è infatti fuggito poco dopo i fatti lasciando la vittima a terra in una pozza di sangue. Gli uomini della polizia – intervenuti sul posto con la Scientifica che ha repertato diverse tracce ematiche – sono già al lavoro per rintracciarlo.

È presumibile che verranno analizzati, oltre all’ascolto dei testimoni presenti al momento della lite, i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona. Immagini che potrebbero fornire elementi utili all’identificazione dell’aggressore. Quello che andrà anche chiarito – e su questo sarà importante la testimonianza della vittima – è il movente: al momento gli investigatori non escludono alcuna pista, ma è possibile che possa essersi trattato di un regolamento di conti dovuto a motivi di droga.

Ancora una volta, il triangolo tra piazza XX Settembre, parco della Montagnola e zona della stazione, torna a essere al centro della criminalità. Un’area da tempo caldissima, dove sempre più spesso si registrano aggressioni e violenze.

Solo qualche settimana fa, i carabinieri del Radiomobile avevano arrestato un cinquantenne italiano con l’accusa di lesioni personali aggravate: nello specifico, il malvivente aveva sferrato una coltellata alla schiena (fortunatamente non profonda) di un trentenne nigeriano al culmine di una lite legata a motivi di droga.

È del maggio scorso, invece, l’omicidio di Montez Alibi, ventenne di origine tunisina, ucciso con diverse coltellate, di cui quella fatale all’altezza del cuore, da un suo connazionale di 17 anni. Il suo corpo senza vita è stato trovato ai piedi della scalinata del Pincio, a pochi passi dal parco della Montagnola. A nulla sono serviti i tentativi di salvargli la vita, il ragazzo è morto poco dopo l’arrivo all’ospedale Maggiore a causa delle gravi ferite riportate.

Il suo aguzzino, rintracciato dagli uomini di Polfer ed Esercito, è stato arrestato e dal quel momento si trova nel carcere minorile del Pratello. Solo qualche giorno prima dell’omicidio, una donna era stata violentata all’interno dell’area verde da un venticinquenne di origine tunisina, poi identificato e arrestato dai carabinieri.