REDAZIONE BOLOGNA

San Vincenzo de’ Paoli Bologna, l'istituto chiude dal 30 giugno

Sconcertati i genitori degli 80 alunni della scuola di via Montebello che hanno ricevuto la comunicazione via mail

L’ingresso dell’istituto paritario

Bologna, 13 maggio 2022 - Trenta giugno: si sbaracca. Fine della storia centenaria dell’Istituto paritario San Vicenzo de’ Paoli in via Montebello 3. Da settembre, niente più materna per una ventina di bimbi e per un’ottantina di alunni dell’elementare. Per non parlare delle 15 maestre che rimarranno senza lavoro. A volere la chiusura la proprietà: le suore della Carità di San Giovanna Antida Thouret che già nel 2018 serrarono il liceo. Proprio in quell’occasione, a dicembre 2017, gli studenti occuparono la scuola per scongiurarne la chiusura. Quanto ai motivi del gesto eclatante, non spiegati chiaramente dall’ente gestore, sarebbero imputabili al calo delle nascite e le conseguenti difficoltà economiche.

Proprio come nel 2018. Una mail inviata alle famiglie lunedì ha scatenato il terremoto. Nessuno se lo aspettava: le iscrizioni dei futuri remigini erano state raccolte a dicembre (passando da 10 a 20), la caparra da 500 euro versata (ora in via di restituzione), gli incontri con le future maestre in corso, persino le divise acquistate. Un terremoto in piena regola, ma soprattutto uno "scandalo", accusano i genitori, perché la decisione è piombata appunto come fulmine a ciel sereno: mercoledì sulla materna; martedì sull’elementare. La rabbia monta "fino a ora – rileva amareggiato un papà – l’ente gestore si è comportato come se nulla fosse: mai vista tanta malafede". Un simile trattamento, le fa eco una mamma, "non ce lo saremmo mai aspettati. Tanto più da una scuola come questa".

Incredule e angosciate le maestre che si sono rivolte all’avvocatessa Zelinda Guerra che ricorda come "stavamo lavorando attivamente all’organizzazione dell’offerta formativa per il nuovo anno scolastico, a seguito della conferma dell’incarico da parte della scuola, quando in maniera del tutto inaspettata siamo state convocate l’11 maggio scoprendo che ci restava appena un mese di lavoro". Lo stesso Provveditorato è stato investito del problema solo ieri mattina dopo aver ricevuto mail allarmate delle famiglie. "Stiamo lavorando per risolvere la situazione – si limita a commentare il provveditore Giuseppe Antonio Panzardi –. Stiamo verificando tutte le possibilità sul tavolo". Anche perché il problema più urgente è trovare un banco per i bimbi dell’elementare e una seggiolina per quelli della materna. "Durante l’incontro – racconta una mamma con pargola alla materna – ci hanno informato che all’istituto Maria Ausiliatrice sono pronti ad accoglierci". Questo mentre altri genitori hanno già bussato alle porte dei vari istituti comprensivi.