MASSIMO VITALI
Cronaca

Mihajlovic, Sabatini: "Supererà questa tempesta, è un combattente"

L’ex direttore sportivo comunicò per primo a Sinisa la confermata diagnosi della leucemia nel 2019. "Se lo conosco bene prenderà questo momento come una specie di ‘passatempo impegnativo’"

Walter Sabatini parla di Mihajlovic

Walter Sabatini parla di Mihajlovic

Bologna, 27 marzo 2022 - "Se conosco Sinisa adesso sarà un po’ contrariato, ma la prenderà come una specie di passatempo impegnativo...". In realtà pochi conoscono Sinisa Mihajlovic come Walter Sabatini. L’empatia spontanea tra i due uomini di calcio, che a Casteldebole hanno vissuto sotto lo stesso tetto per poco più di due anni, si consumava nelle tante chiacchierate in panchina nella quiete apparente del prepartita, quando Walter e Sinisa sembravano due vecchi amici al bar intenti a sfogliare l’album dei ricordi. Ma poi c’è l’affinità elettiva tra combattenti autentici della malattia. Anche Walter Sabatini, prima di sbarcare a Casteldebole nell’estate 2019, ha dovuto prendere a cazzotti un tumore ai polmoni "che per molte settimane mi ha fatto stare più di là che di quà", come avrebbe poi raccontato l’ex uomo mercato rossoblù, oggi direttore sportivo della Salernitana.

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"Di certo Sinisa non si abbatterà", diceva ieri al telefono l’amico Walter. Parla con cognizione di causa Sabatini, perché fu lui, nel terribile luglio 2019, quando all’allenatore del Bologna fu diagnosticata la leucemia mieloide acuta, a farsi messaggero di dolore. "Toccò a me e Di Vaio andare nell’albergo di Sinisa per comunicargli la certezza di quella diagnosi – ha raccontato Sabatini –. Avrei voluto che quella porta dell’albergo non si aprisse mai, perché potenzialmente dovevo dire a un uomo di prepararsi a morire". E invece dopo essersi abbandonato a umanissime lacrime Mihajlovic fin da subito indossò l’armatura e andò alla guerra con la leucemia. Oggi che gli tocca un supplemento di partita l’uomo che gli è stato vicino più di tutti, anche sul fronte calcistico, nella trincea di Casteldebole non ha dubbi: "Ha già detto di voler guidare anche questa volta la squadra dall’ospedale e in questo dimostra di nuovo tutta la sua forza". Già, da un lato la battaglia per non far risvegliare il mostro e dall’altro il filo che non si spezza con la quotidianità del lavoro.

Sabatini è uno che non si fa pregare quando si tratta di trovare brillanti sintesi dialettiche: "Lui sa quanto è difficile sopravvivere alla tempesta, ma non poterne a fare a meno". Laddove Walter allude a Sinisa, ma anche un po’ a se stesso, uomo tormentato sempre a caccia di sfide impossibili in cui la difficoltà di tagliare il traguardo è insieme sfida e adrenalina. Oggi il traguardo per Sinisa è di nuovo in salita, ma tutt’altro che impossibile da tagliare. E ieri l’amico Walter, a suo modo, ha voluto semplicemente ricordarglielo.