FEDERICO DEL PRETE
Cronaca

Bologna, aeroporto Marconi e rumore. Doppi vetri a scuole e case

Visti i riultati di uno studio dell’Ausl il Comune prenderà ‘provvedimenti immediati’

Allo studio anche un monitoraggio permanente aggiornato ogni sei mesi (Schicchi)

Allo studio anche un monitoraggio permanente aggiornato ogni sei mesi (Schicchi)

Bologna, 28 novembre 2018 - Al più presto doppi vetri e isolanti acustici per scuole e condomini. E poi un monitoraggio costante della salute di chi subisce gli effetti del traffico aereo. Il Comune non ha intenzione di negare il problema: la crescita del Marconi porta benefici alla città, ma anche pesanti disagi a chi abita sulle linee di decollo e soprattutto atterraggio.

Disturbi gastrici, depressione, visite da specialisti dell’udito, come ha certificato lo studio dell’Ausl condotto dal direttore del dipartimento di Sanità Pubblica, Paolo Pandolfi, che ha messo a confronto i residenti della zona ‘rossa’ con quelli del quartiere San Donato-San Vitale, un’area simile, ma non toccata dal fenomeno. «Quello studio è un ottimo punto di partenza», premette Giuliano Barigazzi, assessore alla Sanità: «Una ricerca fatta bene, che ci dimostra l’esistenza di un disagio e la possibilità che si trasformi in seri problemi di salute».

Dunque, spiega Barigazzi, «partiamo da lì per prendere provvedimenti immediati a favore dei residenti e dei bambini, per provare a dare un segnale di concretezza». L’idea è copiare quello che è stato fatto altrove, per esempio a Bergamo: l’installazione di doppi vetri e condizionatori così come l’isolamento acustico dei palazzi con interventi di coibentazione.

Ma è solo l’inizio: «Vorremmo un monitoraggio permanente, in modo da avere ogni 6 mesi la fotografia della situazione e nuovi dati per la ricerca». Per questo Barigazzi ha apprezzato la disponibilità del presidente dell’aeroporto, Enrico Postacchini: «Ha dimostrato una forte responsabilità sociale rispetto alla comunità di cui anche l’aeroporto è parte integrante».

All’orizzonte, dunque, c’è l’apertura di un tavolo di lavoro da gennaio, al quale siederanno lo stesso Barigazzi, la collega all’Urbanistica, Valentina Orioli, l’aeroporto, l’Arpa e l’Ausl che ieri ha confermato «di voler andare avanti con uno studio sistematico. Si lavorerà insieme, insomma, e questo è già un passo avanti rispetto a pochi mesi fa, quando le proteste dei comitati erano state prese con molta meno attenzione dall’amministrazione e dai vertici dello scalo. Due le ragioni alla base di questo cambio di rotta: lo studio dell’Ausl, che con la sua autorevolezza ha dimostrato l’esistenza del problema e che il Comune potrebbe usare come grimaldello per andare in pressing sul ‘Marconi’ anche dal punto di vista economico, e il precedente dei Prati di Caprara, che ha dimostrato come il tema dell’ambiente e della salute sia capace di sollevare proteste da parte di migliaia di persone, così rumorose da far concorrenza a un aereo.