Avevano appena messo a segno un furto in un’abitazione a poca distanza del centro i due ventenni, italiani, residenti nel bolognese, arrestati pochi giorni fa a Sasso Marconi dai carabinieri della sezione radiomobile di Borgo Panigale affiancati dai militari della locale stazione. La coppia di malviventi, di cui uno già noto alle forze dell’ordine, poco prima dell’alba erano penetrati in una villetta nella periferia di Sasso dove avevano rubato gioielli e documenti.
Per la fuga avevano poi rubato anche l’automobile presente nel cortile della stessa casa. Ed erano le sei del mattino quando, a bordo dell’auto rubata, dalla Porrettana avevano imboccato via Ponte Albano a tutta velocità. Poco più avanti lo scontro con un’altra automobile e la fuga dei ladri. Un fatto segnalato da un testimone con una telefonata alla centrale operativa del 112, che in pochi minuti ha visto l’intervento di alcune pattuglie dei carabinieri. L’avvio delle ricerche ha permesso ai militari di rintracciare poco dopo i due fuggitivi in una strada vicina. Alla vista dei militari, però, i due ragazzi hanno iniziato a inveire nei loro confronti e, nel tentativo di sottrarsi all’identificazione, hanno poi anche reagito con violenza all’operato dei carabinieri, arrivando a provocare lievi ferite a quattro di essi. Una reazione aggressiva dettata anche dalla condizione di alterazione psicofisica in cui entrambi versavano.
Ulteriori accertamenti svolti dai carabinieri hanno evidenziato che il veicolo nel possesso dei due giovani, coinvolto nell’incidente, risultava rubato la stessa notte. All’atto della perquisizione sono stati trovati in possesso di gioielli e di documenti personali appartenenti al proprietario del veicolo rubato, oltre a 10 grammi di hashish. Da qui l’arresto con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, furto e rapina. Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, sono stati portati in carcere, mentre la merce recuperata è stata restituita al legittimo proprietario. L’arresto è stato convalidato dal Tribunale di Bologna e i malviventi sono in carcere in attesa del giudizio.
g. m.