Romeo, I Wonder in festa: "Un’intuizione realizzata"

In Piazza quattro film per festeggiare i 10 anni della casa di distribuzione

Romeo, I Wonder in festa: "Un’intuizione realizzata"

Romeo, I Wonder in festa: "Un’intuizione realizzata"

Dieci anni di I Wonder Pictures, casa di distribuzione bolognese fondata da Andrea Romeo, e un compleanno lungo quattro serate in piazza Maggiore a Sotto le stelle del cinema. Si parte domani con La belle époque di Nicolas Bedos presentato dal direttore della Cineteca Gian Luca Farinelli e dal fondatore e direttore editoriale di I Wonder Pictures Romeo.

Romeo, quando fondò IWonder, quale fu l’intuizione?

"Aver notato che c’era un nuovo pubblico in cerca di prodotti meno consueti e codificati dal punto della forma e dei contenuti e pensato che questo pubblico sarebbe cresciuto. Era un’intuizione e una speranza".

Con quali titoli siete partiti?

"Il primo è stato Searching for Sugar Man, la storia di Sixto Rodriguez, che ha vinto subito l’Oscar dopo che l’abbiamo comprato, seguito da The Art of Killing, titoli che hanno trovato subito una grande attenzione da parte della stampa e del mercato. Il terzo è stato Dio esiste e vive a Bruxelles, la nostra grande apertura sul cinema europeo, poi la Belle époque e ovviamente l’incontro con A24 e Everythning Everywhere All At Once e La zona d’interesse".

I primi tre titoli sono stati grandi successi di Biografilm.

"All’inizio I Wonder è servita anche per dare la possibilità ai film Sugar Man e The Art of Killing di avere una distribuzione italiana e di avere l’anteprima italiana al festival. Fu proprio il venditore di Sugar Man a dirmi: ‘ma se in Italia nessuno fa Sugar Man vuol dire che c’è uno spazio nuovo nel mercato, perché non fondi una casa di distribuzione?".

Nel 2025, con I Wonder, titoli quali ’The Smashing Machine’ e ’Opus’ di Mark Anthony, ’Green’ di A24 arriveranno nelle sale italiane. Com’è nato il rapporto con A24?

"Hanno visto che noi lavoravamo con Neon, distributore americano molto forte e loro competitor, e ci sono venuti a cercare. Gli piaceva il modo in cui lavoravamo i film e ci hanno chiesto di considerare una relazione speciale con loro, affidandoci Everything Everywhere All At Once: poi ha vinto sette Oscar".

In Italia lei ha aperto la strada alla distribuzione di film originali, non allineati, che però piacciono perché ora c’è un nuovo pubblico. Ora è più difficile fare shopping ai festival?

"Quest’anno a Cannes c’è stata una bella competizione, perché ormai quelli che sono i titoli classici della nostra linea editoriale iniziano a interessare un po’ tutti e quindi abbiamo combattuto per avere i titoli migliori. Ma siamo riusciti ad avere The Substance con Demi Moore: secondo noi il film dell’anno, con Moore nel ruolo più importante".

Benedetta Cucci