Ama profondamente la città che l’ha adottata, Bologna. E per questo, a volte, "i napoletani me ne vogliono un po’", sorride. Il sindaco Matteo Lepore non le dispiace perché ascolta la cittadinanza e cerca di valorizzare le periferie. Si schiera a favore dell’addio al porta a porta dei rifiuti perché "i portici, patrimonio dell’Unesco, il martedì sera diventavano una discarica". Roberta Capua, conduttrice televisiva ed ex Miss Italia, parla a tutto campo nel salotto di Patrizia Finucci Gallo all’hotel Il Guercino, della sua carriera e della vita privata. Dagli incontri con Silvio Berlusconi, che le fece i complimenti per la "bellissima chiostra di denti". Al dolore più grande e rimasto finora inconfessato: la perdita di un bambino. Passando per gli esordi televisivi, anche al fianco di Raffaella Carrà, e il rapporto con la scienziata Ilaria Capua, cugina di Roberta.
Roberta Capua, ormai vive da tanti anni sotto le Torri. Si sente un po’ bolognese?
"È una città a misura d’uomo, ma anche internazionale. I bolognesi hanno l’operosità tipica del settentrione e la simpatia del sud, io dico che sono un po’ i napoletani del nord. Non so se riuscirei a vivere in un’altra città, anche il sindaco Lepore non mi dispiace, ascolta la cittadinanza e cerca di valorizzare le periferie. E poi finalmente tolgono la raccolta porta a porta: vedere i sacchi di immondizia per terra era una cosa vergognosa".
Anche sua cugina, Ilaria Capua, è tornata a Bologna. Che rapporto avete?
"Ci siamo frequentate poco da bamine e anche ora ci conosciamo poco. Ma sono orgogliosa di essere sua cugina, forse lei meno di essere la cugina di Roberta Capua (ride, ndr). E’ una grande donna".
Nella sua carriera ha lavorato anche per Mediaset. Conosceva Silvio Berlusconi?
"Ai tempi facevo piccole parti in televisione e lui non era ancora sceso in politica. Mi capitò poi di incontrarlo a una serata conviviale, mi disse: ‘Lei ha una bellissima chiostra di denti’. Tanti anni dopo lo rividi e mi disse, di nuovo: ‘Che bella chiostra di denti’. Evidentemente non ero il suo tipo".
Si ritiene una donna fortunata? Cosa l’ha scalfita?
"Facevo la quarta o la quinta elementare. All’epoca portavo l’apparecchio ai denti e gli occhiali. Una delle maestre che faceva i provini mi scartò per questo motivo. Oggi succederebbe un putiferio, mia mamma invece non gli diede peso. In realtà mi segnò moltissimo, Miss Italia fu il mio riscatto. Poi certo, mi ritengo fortunata, ma come tutti ho superato dolori e delusioni".
Vuole raccontarne una?
"Ho perso un bambino, lo dico per la prima volta. Ce ne sono stati di dolori nella mia vita, ma non li ho mai cavalcati".
Amalia Apicella