
"Riviste piccole, indipendenti e di qualità: ecco Mag to Mag"
Come fare un magazine, sperimentazioni grafiche tra regole e ribellione, tecniche di stampa e di rilegatura ma anche come creare una mappa di una città, in particolare di Bologna. Ecco alcuni punti cardine del ‘mondo magazine’, ovvero quell’universo abitato da riviste di moda, viaggi, botanica, che sfuggono al mainstream, perché amano il fai da te, la libertà e l’emergenza, prodotte e distribuite indipendentemente e spesso difficilmente trovabili, se non in negozi dedicati.
Proprio come ’Frab’s magazine and more’, innanzitutto un portale online e poi spazio fisico nato a Forlì cui sono seguiti altri due punti di distribuzione, il Contemporary Cluster a Roma in via Merulana 248 a Roma e un temporary a Milano, che seleziona con passione magazine cartacei indipendenti da tutto il mondo e che il 6 e 7 maggio approda in città con una due giorni in SalaBorsa, il Mag to Mag Festival. "Vendere riviste con tirature limitate, dalle 300 alle 2000 copie mediamente, e fare diffusione in campo editoriale e culturale è un apparente controsenso nel quale abbiamo pienamente trovato la ragione del nostro impegno" spiega Anna Frabotta (foto), molisana, che ha studiato a Bologna. Anche lei, come tanti bolognesi o stranieri appassionati, i magazine con un particolare stile un tempo li andava a comprare alla Feltrinelli International in via Zamboni. Altro punto frequentatissimo per trovare le riviste cult era la Sveglia in via dei Mille, dove si trovavano bei prodotti, ma anche l’edicola sotto le Due Torri. Ora non esistono più. Ma una certa aria di letture ricercate, qui in città si respira ancora e va ricordato che fino allo scorso anno c’era un festival come Fruit, dedicato alle autoproduzioni, che è durato dieci anni. Mag to Mag è uno splendido acquisto culturale che si presenta in un luogo che ama la carta, come SalaBorsa. "Il cuore – racconta ancora Frabotta – sarà l’area market che si sviluppa nella piazza coperta con 52 espositori che vengono anche dall’estero, in totale 15 da Singapore, dalla Cina e da tutta Europa e il festival vero e proprio si esprimerà attraverso i workshop, i talk, i laboratori pratici e i corsi di formazione". Tra i workshop quello tenuto dalla greca Natassa Pappa fondatrice di Desired Landscapese e tra i magazine italiani da scoprire il milanese Lampoon, che viene scritto in inglese, non ha un editore alle spalle, dà grande spazio ai talenti emergenti, tipica scelta delle riviste di nicchia, non patinate e attente ad argomenti sociali. Infine una rivista raffinatissima come la francese Blumenhaus, per esplorare, attraverso la botanica, il mondo dell’arte e della moda. Info: magtomag.com.
Benedetta Cucci